La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Cagliari

Cagliari che iella Joao Pedro fa crac

di Roberto Muretto
Cagliari che iella Joao Pedro fa crac

Frattura del perone: il brasiliano starà fuori diversi mesi

02 ottobre 2016
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Forse il presidente Giulini sta pensando di portare la squadra dall’arcivescovo di Cagliari per farla benedire. Il grave infortunio capitato durante l’allenamento di rifinitura a Joao Pedro è l’ennesimo di una serie infinita. Dessena, Melchiorri, Ceppitelli. Farias, Storari e ora il trequartista, già fermatosi per un mese poco prima dell’inizio del campionato. Il brasiliano si è fratturato il perone cadendo male mentre stava provando dei calci di punizione. Le prime notizie filtrate da Assemini hanno subito evidenziato la gravità della situazione. Lo stesso Rastelli, pochi minuti dopo in conferenza stampa, ha parlato di un lungo stop. Solo dopo gli accertamenti a cui il giocatore verrà sottoposto nei prossimi giorni si potranno quantificare i tempi di recupero che vanno, comunque, dai tre ai cinque mesi. Una brutta notizia, difficile da metabolizzare, alla vigilia di una partita delicata. Oggi al Sant’Elia arriva il Crotone, squadra che dopo sei turni è quasi alla canna del gas avendo messo insieme un punto e con un allenatore, Nicola, che in settimana ha avuto il sostegno della società, ma in caso di sconfitta rischia l’esonero.

Frullatore. È la parola che l’allenatore del Cagliari ha usato quando gli è stato chiesto chi sostituirà Joao. Il favorito sembra Barella ma trattandosi di una sfida nella quale bisognerà portare a casa i tre punti, non è da escludere che il tecnico decida di arretrare Sau e far giocare Giannetti in coppia con Borriello. Difficile che possa puntare su Di Gennaro che ormai non svolge da anni questo ruolo. In sfide così delicate non è nemmeno pensabile fare esperimenti. Non è stata una notte serena per Rastelli che deve ponderare bene la scelta. Nella rosa del Cagliari non c’è un giocatore con le caratteristiche del brasiliano. Quando è rientrato ha dato una marcia in più alla squadra, ha confermato una maturazione che lo ha fatto diventare un giocatore fondamentale. Perderlo, complica e non poco i piani del Cagliari, che potrebbe essere costretto a guardare sul mercato degli svincolati.

Le scelte. La formazione dovrebbe essere più o meno quella che ha messo sotto la Sampdoria. Le novità saranno il sostituto di Joao Pedro e Rafael in porta, che prenderà il posto di Storari, anche lui infortunato (tornerà tra circa un mese) e appena operato. Isla è confermato a centrocampo con Tachtsidis (uno che dà sostanza al reparto) e Padoin, sempre più inserito nei meccanismi della squadra. Confermatissima anche la difesa col portoghese Bruno Alves sempre più leader e beniamino dei tifosi.

Gli avversari. Il Crotone non rinuncia ai tre attaccanti e contro il Cagliari saranno Falcinelli e Tonev ad affiancare Palladino. «Andiamo a Cagliari per fare la partita e poter vincere», le parole del mister dei calabresi alla vigilia. «A questo punto osare è fondamentale. Abbiamo preparato la gara di oggi per aggredire subito alto, ma se necessario sapremo anche aspettarli. Ci servirà molta compattezza ed ordine perché loro hanno grandi capacità di palleggio. Noi abbiamo avuto una crescita abissale rispetto all'esordio. Dobbiamo solo diventare più bravi e determinati nei duelli personali». Il tecnico lancia il guanto di sfida, consapevole che se perde oggi la sua avventura sarà finita.

Reazione. Il Cagliari ha molti giocatori esperti nella rosa. Tocca a loro trascinare quelli più giovani in un momento così complicato della stagione. Gli infortuni a catena stanno mettendo in difficoltà l’allenatore. Quando la quadratura del cerchio sembra trovata, succede sempre qualcosa che fa saltare tutto per aria. Rastelli non è uno che si piange addosso e questo atteggiamento lo ha trasmesso al gruppo. Oggi servirà moltiplicare le energie, scendere in campo determinati, con un pizzico di cattiveria agonistica in più del solito. La sfortuna si combatte reagendo. Ed è questo che il mister chiederà alla squadra nel discorso che farà durante la riunione tecnica. Il resto spetterà ai tifosi, chiamati ad essere, come già successo altre volte, il dodicesimo uomo in campo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Verso il voto

Gianfranco Ganau: sosterrò la candidatura di Giuseppe Mascia a sindaco di Sassari

Le nostre iniziative