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Lampo di Melchiorri, il Cagliari riparte

di Roberto Muretto
Lampo di Melchiorri, il Cagliari riparte

Un clamoroso errore di Viviano decide la gara all’87’. Dopo il gol di Joao Pedro, i blucerchiati avevano pareggiato nel finale

27 settembre 2016
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INVIATO A CAGLIARI. Chissà che cosa gli sarà passato per la mente quando ha visto il pallone gonfiare l rete. Federico Melchiorri, in campo da pochi minuti e al rientro dopo l'infortunio del primo aprile scorso, ha risolto la complicatissima sfida con la Sampdoria ed evitato una beffa, aiutato da un erroraccio di Viviano. I "gattini", così, sono tornati "leoni". L'aria del Sant'Elia trasforma i rossoblù che mettono in cassaforte tre punti preziosissimi. La Samp deve arrendersi a un Cagliari determinato, aggressivo, cattivo. Consapevole di non poter commettere passi falsi. Ma il finale è da infarto. Il gol di Fernandes a 5' dalla fine sembra aver dato un cazzotto nello stomaco alla squadra di Rastelli, fino a quel momento meritatamente avanti. Ma arriva la frittata del portiere blucerchiato che regala il pallone a Melchiorri (appena entrato), pronto a buttarla dentro. Il Sant'Elia esplode di gioia perché quella sembrava una festa stava per trasformarsi in una beffa.

Fascia a Sau. Alla fine vincono gli ultrà. Storari accetta (chissà con quale stato d'animo) di essere degradato e cedere il testimone al bomber di Tonara. Una scelta che regala applausi dalla Nord al portiere all'ingresso in campo, che lui accoglie con freddezza. Si intuisce che ha subito la decisione presa dall'allenatore per evitare, questa la versione ufficiale, che il giocatore potesse andare in campo condizionato. Rastelli sceglie la stessa formazione che ha messo sotto l'Atalanta. Rispetto alla gara di Torino, Tachtsidis prende il posto di Di Gennaro in mezzo al campo. Cambia tutta la corsia di destra. Torna Isla, recuperato dall'infortunio, dietro il cileno gioca Pisacane. La Sampdoria risponde con un modulo speculare a quello del Cagliari. Rispetto alla formazione annunciata la novità è Quagliarella, Budmir va in panchina.

Equilibrio. E' una partita a scacchi tra due allenatori che chiedono di accorciare il campo agli avversari. Tanto pressing da una parte e dall'altra e poco tempo per ragionare quando si ha il pallone tra i piedi. Il Cagliari comincia bene e per due volte impensierisce Viviano, ma dopo un avvio prudente, la Sampdoria guadagna campo e si avvicina pericolosamente alla porta dei rossoblù che fanno fatica a costruire gioco perché la Samp chiude bene le linee di passaggio e recalma un rigore per una trattenuta in area di Murru su Alvarez. Le immagini televisive danno ragione all'arbitro perché l'argentino prosegue e poi si lascia cadere.

Fiammata rossoblù. Nel momento in cui il Cagliari sembra in difficoltà sblocca la gara. Padoin, come un gladiatore, sradica il pallone dai piedi di Pereira, entra in area di forza, serve Joao Pedro che al volo fa secco Viviano. La Samp viene colpita al cuore, la partita si mette nel modo migliore per la squadra di Rastelli, che ora può aspettare gli avversari e sfruttare la velocità di Joao Pedro e Sau nelle ripartenze. Proprio su una di queste Sau va vicinissimo a mettere la gara in ghiaccio.

Finale da infarto. Il Cagliari non commette l'errore di amministrare il vantaggio. Anzi, cerca di chiudere la partita sfruttando soprattutto le corsie dove Isla e Joao Pedro trovano terreno fertile. La Samp ci prova ma si trova di fronte una squadra che non arretra di un centimetro. Giampaolo toglie uno spento Muriel e fa entrare Schick, passando di fatto al tridente perché Alvarez gioca costantemente sulla linea degli attaccanti. Rastelli sostituisce Sau e mette dentro Melchiorri che torna quasi sei mesi. Dentro anche Budmir, Giampaolo si gioca il tutto per tutto. E a 5' dalla fine viene premiato dal gol di Fernandes che pareggia. Finita? Neanche per sogno. Melchiorri sfrutta senza pietà una leggerezza con i piedi di Viviano e manda in paradiso i tifosi. Il Cagliari torna alla vittoria e tira un sospiro di sollievo.

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