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Un pari indolore a Trestina: l’Arzachena resta in testa

Un pari indolore a Trestina: l’Arzachena resta in testa

ARZACHENA. Domenica di riposo per l’Arzachena che ha pareggiato sabato restando così in testa alla classifica del girone G. A parlare del metch di Trestina per primo è il capitano Danilo Bonacquisti....

26 settembre 2016
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ARZACHENA. Domenica di riposo per l’Arzachena che ha pareggiato sabato restando così in testa alla classifica del girone G. A parlare del metch di Trestina per primo è il capitano Danilo Bonacquisti. «Non è stata una gara semplice – dice Bonacquisti - visto che il Trestina ha dimostrato di essere una squadra quadrata, molto aggressiva che ha ribattuto colpo su colpo ai nostri attacchi. Ma non hanno soltanto pensato a difendersi, visto che anche loro hanno avuto due occasioni nelle quali è stato molto bravo Marco Ruzittu. Noi siamo stati penalizzati dal terreno di gioco: molto piccolo e con molte gibbosità. Loro hanno tentato in tutte le maniere di far sbagliare l’arbitro tuffandosi in molte occasioni, ma il direttore di gara non ci è cascato. Nonostante tutto questo probabilmente avremmo meritato i tre punti, ma accontentiamoci di questo punto che è molto prezioso per fare un piccolo passo in avanti verso la conquista della salvezza».

Bonacquisti recrimina per l’espulsione di Piotr Branicki al 90’? «Pietro – risponde Danilo Bonacquisti - è stato preso di mira dagli avversari appena entrato in campo. Conoscono le sue caratteristiche e anche la sua fama di bomber e hanno cercato di neutralizzarlo in tutte le maniere facendolo espellere dieci minuti dopo il suo ingresso in campo. Dispiace perché adesso abbiamo un quartetto di partite contro squadre che puntano al salto di categoria e non potremo avere a disposizione Branicki che stava riprendendosi da un infortunio che gli ha impedito di scendere sul terreno di gioco nelle prime due gare di campionato contro Muravera e San Teodoro».

Tra i migliori in campo anche a Trestina il jolly a tutto campo Luca La Rosa, utilizzato in questa stagione principalmente al centro della difesa, tanto da incuriosire qualche addetto ai lavori umbro per la sua maglia numero 7. «E’ stata – commenta Luca La Rosa – una partita molto strana nella quale l’Arzachena poteva vincere come poteva perdere. Loro conoscono bene il terreno di gioco umbro, è piccolo e il manto erboso era abbastanza alto perciò abbiamo sofferto maledettamente il campo. Senza dimenticare che loro avevano due attaccanti possenti e di una certa esperienza. E’ comunque un risultato positivo che ci permette di mantenere la testa della classifica alla vigilia di una serie di gare che giocheremo contro squadre che non nascondono le proprie ambizioni per le zone alte della classifiche. Un pareggio che ci può stare e adesso ci dovremo preparare per la gara di domenica prossima quando affronteremo l’Aquila, per noi sarà una partita come le altre perché il nostro obiettivo è quello di conquistare la salvezza con notevole anticipo, mentre loro si presenteranno ad Arzachena con le pressioni che una squadra che punta al salto di categoria deve avere».

A Trestina, oltre che andare vicino alla sua seconda marcatura personale in questa stagione, ha fornito un’ottima prestazione, risultando per molti addetti ai lavori presenti sul campo umbro il migliore in campo. «In ogni partita – questa la risposta di La Rosa – cerco di dare il massimo per fare si che la squadra conquista i risultati che merita. Mi fa piacere che ho impressionato gli addetti ai lavori presenti».

Nonostante il pareggio di Trestina, l’Arzachena mantiene la testa della classifica, visto che Avezzano e Ostiamare che condividevano il primato a punteggio pieno dopo tre giornate, hanno entrambe pareggiato.

Paolo Muggianu

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