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Marquez vince ad Aragon e ipoteca il titolo mondiale

Marquez vince ad Aragon e ipoteca il titolo mondiale

Moto Gp, lo spagnolo parte male e rischia, ma poi precede tutti con la sua Honda relegando le Yamaha condotte da Lorenzo e Rossi al secondo e al terzo posto

26 settembre 2016
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Marc Marquez spadroneggia ad Aragon e il suo successo (il quarto in questa stagione, il ventottesimo nella categoria MotoGp e il 54/o in carriera) sembra essere un autentico sigilo con i colori dell'iride. Marquez, con la sua Honda ha preceduto le Yamaha di Lorenzo e Valentino Rossi. «Dovrebbe essere molto sfortunato per non vincere il titolo» ha riconosciuto Jorge Lorenzo, secondo sotto il traguardo, con il podio completato appunto da Valentino Rossi.

A quattro prove dal termine della stagione mondiale, dunque, il maiorchino ha 66 punti da recuperare dal battistrada.Valentino, dopo il terzo posto sul circuito di Aragon, sta solo un pochino meglio visto che deve recuperare 52 punti per poter competere per il titolo iridato.

Gara dopo gara, in effetti, lo scatenato Valentino Rossi stava stava guadagnando punti. Marquez, con la vittoria conquistata ieri ho interrotto questo trend. E dire che poco dopo il via aveva rischiato di rovinare tutto chiedendo troppo alle sue gomme dure, non ancora in temperatura, attaccando a tutto spiano, pagando questa tattica. In un sol colpo, infatti, ha perso quattro posizioni e da primo si è ritrovato quinto, dietro Maverick Vignales, Lorenzo, Rossi ed Andrea Dovizioso. Ma la sua Honda Repsol sembrava leggera come una piuma tra le strettissime esse che caratterizzano il circuito del MotorLand. La rimonta era solo questione di avere pazienza.

Per metà gara Valentino Rossi ha dato l'impressione di poter puntare almeno al secondo posto: ha passato Lorenzo al sesto giro, Maverick all'ottavo, e si è trovato al primo posto, sollevando l’entusiasmo dei suoi tifosi. Marquez, intanto, risaliva, inesorabilmente, chilometro dopo chilometro, giro dopo giro. Nella 12/a tornata, con disarmante facilità, ha scavalcato Rossi alla chicane tra le curve numero 14 e numero 15, un punto in cui viaggiava su traiettorie ignote agli avversari. Da quel momento non mollerà più la vetta della gara, inavvicinabile da tutti, anche da Dani Pedrosa - compagno di team - sesto con un distacco di oltre 17”.

Valentino Rossi, come da copione, non si è certo arrreso e ha tentato di stare alle costole del leader, ma ben presto ha dovuto cominciare a preoccuparsi a sua volta della rimonta di Lorenzo. Il duello è durato poco, perché grazie alla scelta, in extremis, di montare la gomma hard al posteriore, Lorenzo lo ha passato a quattro giri dal termine della prova. L'avvicinamento alla gara dello spagnolo non era stato dei migliori, con la scivolata nel warm up. Valentino, dopo essere stato superato, non si è arreso, ha tentato il controsorpasso. Finché un errore non ha vanificato ogni sforzo. Su un punto in cui rischiava di finire addosso allo stesso Lorenzo, ha preferito allargare la curva, perdendo ovviamente tempo prezioso e soprattutto terreno.

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