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Rastelli cambia e chiede una reazione

di Roberto Muretto

L’allenatore del Cagliari recupera Isla e pensa a Tachtsidis davanti alla difesa. Ballottaggio Bittante-Pisacane

25 settembre 2016
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CAGLIARI. Quello che doveva dire ai giocatori, Massimo Rastelli lo ha detto nel chiuso dello spogliatoio. L’allenatore del Cagliari ha fatto fatica a digerire l’atteggiamento della sua squadra allo Juventus Stadium. C’è modo e modo di perdere. I rossoblù si sono fatti schiaffeggiare senza reagire ed è proprio questo che non è andato giù al mister. Oltre a non aver visto applicato sul campo quanto era stato provato in settimana. La squadra ha recitato il mea culpa e capito la lezione. Ora dovrà dimostrarlo sul campo. È infatti già tempo di voltare pagina. Domani arriva la Sampdoria, ferita da due sconfitte consecutive che hanno provocato qualche mugugno. Sarà la prima di due partite in casa L’altra è prima della sosta col Crotone) nelle quali il Cagliari non potrà commettere errori. Una situazione analoga si è già verificata una settimana fa con l’Atalanta, la risposta è stata eccellente. Serve il bis. Ma soprattutto serve una reazione dopo i ceffoni presi dai campioni d’Italia.

Le scelte. Se Isla sta bene (ieri ha lavorato col gruppo), Rastelli potrebbe puntare sulla stessa formazione che ha rullato l’Atalanta. Pisacane terzino destro, il cileno a destra della linea di centrocampo (Padoin tornerebbe a sinistra dopo la parentesi di Torino) e Tachtsidis davanti alla difesa. Quest’ultima scelta, però, non è scontata. Il greco non ha la fantasia di Di Gennaro ma garantisce una maggiore copertura e più sostanza dal punto di vista fisico. Una decisione che il mister prenderà all’ultimo momento e molto dipenderà da come deciderà, tatticamente di affrontare la gara. È una gara da vincere ma non per questo sarà un Cagliari spregiudicato.

Il capitano. Storari, migliore in campo a Torino e applauditissimo dai supporter bianconeri, come verrà accolto dalla curva Nord? Dopo i cori che lo invitavano a mollare la fascia nell’ultima gara al Sant’Elia, le polemiche non si sono placate e una minoranza continua ad insistere perchè la società degradi il portiere. Premesso che la posizione del club è stata chiaramente espressa sui social ed è di sostegno al giocatore, così come tutto lo spogliatoio è schierato con Storari, in un momento così delicato della stagione sarebbe un clamoroso autogol continuare su questa strada. Adesso conta solo mettere punti in una cassaforte che dopo cinque turni è quasi vuota. Creare ulteriori tensioni a chi scenderà in campo sapendo di non poter commettere passi falsi, può avere effetti devastanti.

L’ex di turno. Marco Giampaolo è stato l’unico allenatore che ha tenuto testa all’ex presidente Massimo Cellino. Aveva tre anni di contratto quando ha deciso di rispondere picche al patron che voleva richiamarlo dopo averlo esonerato. «L’ho fatto perchè la mia dignità vale più di qualsiasi cifra», le sue parole all’epoca. Un mister con la schiena dritta che a Cagliari ha lasciato un buon ricordo e sicuramente domani riceverà applausi. Ma che si trova più o meno nella stessa condizione dei rossoblù. Dopo due sconfitta (Milan e Bologna), perdere ancora potrebbe costargli caro.

Gli avversari. Possibile mini turnover per la gara contro il Cagliari per la Sampdoria. In attacco Quagliarella potrebbe usufruire di un turno di riposo lasciando spazio a Budimir. Alvarez invece rientrerà dopo aver scontato due turni di squalifica, con Praet che tornerà in panchina. L’unico dubbio è quello del terzino destro con Pereira che potrebbe essere sostituito da un centrocampista. Uno tra Eramo e Fernandes, invece, prenderà il posto dello squalificato Barreto. Il modulo dovrebbe essere il 4-3-1-2, lo stesso del Cagliari. Ma con un Alvarez in più dopo aver scontato le due giornate di squalifica. Un giocatore da tenere d’occhio se si vogliono evitare guai.

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