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La Dinamo parte piano, poi si scatena

La Dinamo parte piano, poi si scatena

Reale Mutua Cup, Torino avanti di 14 a metà gara, Johnson Odom e compagni ribaltano tutto con un secondo tempo super

25 settembre 2016
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TORINO. La buona notizia è che la Dinamo ha vinto ancora ed è in forma campionato. Quella buonissima è che il nuovo gruppo biancoblù ha una dote non affatto scontata: sa stringere i denti, sa ascoltare in silenzio gli improperi di coach Pasquini durante l’intervallo per poi fare blocco compatto. E scatenarsi.

Il punto. Il Banco di Sardegna supera ad ampie falcate l’ultima amichevole di questa pre-season: sul parquet del PalaRuffini, Devecchi e compagni battono la Fiat Torino per 72-88, aggiudicandosi la Reale Mutua Cup e chiudendo nel migliore dei modi il ciclo di test che portano al campionato. Il basket d’agosto e di settembre va preso con le pinze, ma 8 vittorie e 2 sconfitte (una per un solo punto) contro formazioni di alto livello rappresentano un biglietto da visita interessante. L’esordio è previsto per lunedì 3 ottobre al palazzetto contro Varese, e i sassaresi hanno dunque davanti a loro una settimana abbondante per chiudersi in palestra e curare gli ultimi dettagli.

Partenza lenta. I pochi spettatori del PalaRuffini (incasso 3400 euro, devoluto ai terremotati del 24 agosto) hanno la fortuna di vedere due partite completamente differenti: la squadra di Pasquini, reduce dalla sfida di Legnano di appena 24 ore prima, parte male, scollata in difesa e confusionaria in attacco. In campo c’è anche Carter, tenuto fuori per precauzione la sera prima, ma l’Auxilium Cus Torino prende coraggio e dopo metà quarto dilaga, arrivando alla prima sirena sul +10 (26-16); a metà gara il divario si è allargato ulteriormente (47-33) e della bella Dinamo ammirata nell’ultimo mese non c’è praticamente traccia.

La strigliata. Il faccia a faccia con Pasquini, negli spogliatoi, ha un effetto immediato sui giocatori sassaresi: al rientro in campo la Dinamo piazza un break di 13-0, poi 19-2 e nel giro di pochi minuti prende in mano il match. Il gruppo italiano (Devecchi, D’Ercole, Sacchetti) insieme a Stipcevic alza una barriera quasi invalicabile per White e compagni, che non vedono mai il canestro e vengono sottoposti a un vero e proprio mitragliamento. La furia dei sassaresi si placa soltanto alla fine del terzo quarto, con le statistiche che danno l’esatta dimensione dello strattone dato dal Banco: 7 punti realizzati in 10’ per Torino, 33 per Lydeka compagni. Il tabellone dice 54-68 e l’ultimo quarto è buono soprattutto per nuove verifiche a livello di rotazioni e automatismi. Jonson Odom chiude come top scorer della serata con 27 punti (6/11 da 3), mentre Olaseni è già protagonista con 8 punti e 10 rimbalzi in 17’. Per lui anche una botta che lo costringe a uscire (niente di grave) ma non cancella la sensazione lasciata in giro di essere decisamente sulla strada giusta. (a.si.)

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