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Un poker di squadre in corsa per il titolo di beachandball Csen

Un poker di squadre in corsa per il titolo di beachandball Csen

Dal 16 al 18 settembre sulle spiagge del Golfo dell’Asinara La novità è Quartu: «Grande opportunità di crescita per noi»

07 settembre 2016
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SASSARI. A volte ritornano. La Sardegna, Sassari e il Golfo dell’Asinara si preparano a vivere la finale nazionale del campionato femminile Csen di beachandball, disciplina che proprio sull’Isola, proprio sul litorale che da Platamona passando per Sorso arriva sino a Castelsardo, ha scritto alcune delle pagine più importanti della disciplina, a livello sardo e nazionale, incoronando Sassari regina della pallamano su sabbia.

Un evento organizzato dalla Asd Hc Sassari - Città dei Candelieri di Antonio Pes, storico dirigente dell’handball in rosa. Un fine settimana di sport, turismo e promozione delle bellezze locali in programma il 16, 17 e 18 settembre. Il Golfo dell'Asinara come location della manifestazione. Un prestigioso trofeo in palio e quattro squadre in corsa: Lions Sassari 2012, Bingo Imperial Handball Karalis Quartu, Pallamano L’Aquila 1970 e Lions Teramo.

«Io amo il beachandball. L’ho giocato, lo gioco ancora e lo insegnato ai ragazzi che hanno voglia di impararlo – spiega Zucchi Pastor –. Avremo la fortuna di ospitare in Sardegna la Final Four del campionato femminile Csen, si gioca sulla sabbia del Golfo dell’Asinara. Abbiamo ricevuto un graditissimo invito a partecipare e come Lions Sassari 2012 non potevamo non esserci e, soprattutto, non vediamo l’ora di giocare». Parola di Zucchi, una delle grandi protagoniste della grande pallamano sassarese e ormai sassarese d'adozione (rumena di nascita) dopo una lunga storia d'amore, ancora in corso, con Sassari e la Sardegna.

Ci sarà anche lei sulla sabbia del golfo, assieme alle sue leonesse. E ci sarà anche sua sorella Nicole, che a Teramo dal 2007 porta avanti un fortunato progetto pallamanistico nel solco della grande tradizione abruzzese: «Abbiamo accolto con molto grande entusiasmo l’opportunità di partecipare a questa manifestazione, occasione per migliorarci e migliorare ulteriormente nel beachandball, disciplina che diventerà olimpica a partire dai prossimi Giochi e che, anche per questo, ci rende orgogliosi di praticarla».

Novità importante e buona notizia per il movimento sardo, la partecipazione della Bingo Imperial Handball Karalis Quartu, a testimonianza dell’appeal che la pallamano esercita ancora in tutta l’Isola: «Direi che per noi, società costituita da soli cinque mesi, è un grande onore partecipare a questo campionato italiano – afferma il presidente Karalis Enrico Sitzia –. Sarà una grande opportunità di crescita e maturazione in tutti i sensi e sotto ogni punto di vista, per le atlete, per i tecnici e la dirigenza. Siamo nati con l’idea di fare pallamano seriamente e ogni occasione per poterci confrontare con altre realtà, più blasonate e attrezzate, è funzionale al raggiungimento dello scopo. Cogliamo l’occasione per ringraziare l’organizzazione e Antonio Pes che ci...porteranno a vivere la tre giorni nel Golfo dell’Asinara».

La palla passa infine a Roberto Di Stefano, presidente dell’Aquila: «Il movimento pallamanistico femminile in Abruzzo sta scomparendo progressivamente. Avere la possibilità di prendere parte ad un torneo di livello nazionale di beachandball, darà linfa vitale alle ragazze aquilane che finalmente possono confrontarsi con nuove realtà». Lo segue a ruota il capitano del team Elisa Pucci: «Le aspettative per questo torneo sono altissime. Pur essendo la nostra una città di montagna siamo pronte per questa nuova avventura su spiaggia, che come tutte le avventure sportive esalta il senso dello sport e i suoi più alti valori».

Obiettivo dichiarato dell’organizzazione è «divertire mostrando al pubblico le spettacolari evoluzioni che caratterizzano il beach handball, permettendo a team avversari, staff tifosi al seguito di vivere un weekend di sport ad alto livello di competitività con le bellezze del Golfo dell’Asinara a fare da contorno, risorsa da preservare e da valorizzare».

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