La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Torres

Piraino verso il capolinea

Piraino verso il capolinea

Fermento tra gli imprenditori sassaresi: e c’è già un “problema rimborsi”

06 settembre 2016
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Ancora nuvole nel cielo della Torres. Nuvoloni grigi che non promettono nulla di buono. Mentre la società prova a minimizzare lo sciopero dei tifosi che ha svuotato le tribune del Vanni Sanna parlando di un “minaccioso picchettaggio ai cancelli attuato da un gruppo di fondamentalisti” un altro temporale si profila all’orizzonte. E potrebbe scatenarsi molto presto. Fonti interne allo spogliatoio raccontano di maldipancia crescenti non tanto per la sconfitta con la Nuorese (prevedibile) ma per il mancato pagamento dei rimborsi spese di agosto - primo mese di “lavoro”- a una parte dei giocatori e dei collaboratori della società. Sarà davvero così? Difficile trovare conferme, ma la voce gira e si arricchisce di dettagli troppo precisi per essere inventati. I rossoblù avevano avuto garanzie che avrebbero incassato i rimborsi prima della gara di domenica. Piraino si era impegnato ma è stato costretto a chiedere ai suoi ragazzi di avere un po’ di pazienza. Così è stato, ma oggi, alla ripresa degli allenamenti, il problema tornerà d’attualità perchè il tono della rivendicazione sembra destinato ad alzarsi di livello e potrebbe sfociare in azioni clamorose.

La protesta dà il senso del clima che si respira dalle parti di viale Adua nonostante le rassicurazioni della dirigenza rossoblù e i tentativi di sdrammatizzare la situazione. In realtà Piraino ha ammesso fin dall’inizio che il problema di questa stagione sarà quello di riportare in ordine i conti della società rossoblù sprofondati in rosso nei tre anni della sciagurata gestione Capitani. E non mai nascosto di non avere le disponibilità economiche del vecchio presidente. Fino a oggi la gestione del club è stata garantita dall’incasso di alcune “sponsorizzazioni” (pochine per la verità) e dall’impegno dei soci. In particolare di Antonio Bitti, un imprenditore di Fertilia, che ha assunto il ruolo di vice allenatore.

Adesso però le cose si fanno serie e lo sciopero del tifo diventa un problema vero perchè toglie ossigeno alle casse rossoblù e rischia di far scappare possibili nuovi sponsor.

Piraino ostenta sicurezza ma l’impressione è quella di un presidente combattuto dalla voglia di non arrendersi e la consapevolezza di non poter andare avanti in una città che non lo vuole, con una squadra che, senza rinforzi, rischia di scivolare molto in basso. Prevarrà l’orgoglio o la ragione?

Ieri la società ha fatto il punto della situazione in un vertice che si è tenuto della sede di via Romita. Hanno partecipato il presidente, il responsabile organizzativo Emilio Minunzio, Andrea Baeli e Massimo Adzovic. Il gruppo avrebbe discusso anche della possibilità di passare la mano anche se nega di aver avuto contatti con cordate interessate all’acquisto. Su questo fronte però qualcosa si sta muovendo. Ieri il sindaco Nicola Sanna ha incontrato il presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau. I due avrebbero parlato anche di Torres e avrebbero ottenuto la disponibilità di un imprenditore sassarese a intervenire nell’operazione di salvataggio del club rossoblù. Nei prossimi giorni potrebbe esserci il primo contatto. Vedremo se ci saranno sviluppi e se Daniele Piraino avrà il buon senso di mettere fine a quella che si sta trasformando in una lenta, inutile agonia.

A.L.

In Primo Piano
Politica

Regione, la giunta Todde annulla la delibera per la costruzione di quattro nuovi ospedali

Le nostre iniziative