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Melchiorri scalpita: «Sogno il primo gol in serie A col Cagliari»

di Roberto Muretto
Melchiorri scalpita: «Sogno il primo gol in serie A col Cagliari»

L’attaccante è sulla via del recupero dopo il grave infortunio «La società crede in me, ripagherò con grandi prestazioni»

05 settembre 2016
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INVIATO A CASTELSARDO. Scalpita. Non vede l’ora che i medici gli diano l’ok per tornare a disposizione di Rastelli. Federico Melchiorri è sulla strada del recupero dopo il brutto infortunio che lo fermato nel bel mezzo della scorsa stagione. L’attaccante sta bruciando le tappe ma lo staff sanitario ci va con i piedi di piombo per evitare ricadute.

Dica la verità, fosse per lei giocherebbe già domenica?

«In realtà sì. Ho voglia di tornare, dare il mio contributo alla squadra. Stare fuori è dura, si soffre troppo a guardare le partite dalla tribuna».

L’esordio in serie A se lo sogna la notte?

«Non faccio fatica ad ammettere che è così. È una grande opportunità quella che mi offre il Cagliari e non posso lasciarmela scappare. Spero di essere a disposizione presto».

Già domenica a Bologna?

«Non lo so. Bisogna verificare come reagisce il ginocchio ai carichi di lavoro e dopo questa amichevole. È’ difficile che mi venga dato il via libera ma non credo manchi tanto al mio ritorno in campo».

Magari un esordio segnando un gol?

«Non corriamo troppo con la fantasia. Non c’è dubbio che il primo gol in A sarà una grande emozione e non me lo immagino come reagirò. Sarebbe bellissimo se fosse una rete decisiva. Io sono realista, vivo alla giornata e adesso penso a lavorare per tornare al top della condizione fisica».

Tante richieste per lei da squadre di B. Ha mai pensato di lasciare il Cagliari?

«Io non ho letto nulla perchè non ero interessato a nessuna proposta. Sapevo che sarei rimasto qui».

Anche perchè la società ha detto che è incedibile.

«Posso solo ringraziare per la fiducia e ripagare con le prestazioni sul campo».

Tra l’altro il presidente Tommaso Giulini ha speso parole importante per lei.

«Speriamo non si sia sbagliato. Scherzi a parte, mi hanno fatto piacere le sue considerazioni, sono uno stimolo a fare ancora meglio. Ma posso assicurare che solo pensare che giocherà in serie A e quindi corono un mio sogno, mi provoca scariche di adrenalina».

Ci sarà tanta concorrenza, le pause non sono consetite.

«Fa solo bene e ti tiene sulla corda. Sai che devi sempre dare il massimo e qui al Cagliari ci sono fior di attaccanti. Sono pronto a giocarmi le mie carte lavorando sodo e cercando di mettere in difficoltà il mister nel fare le scelte».

È arrivato un certo Borriello, avete fatto amicizia?

«Marco è carismatico, si è subito inserito bene nel gruppo. Non lo scopriamo certo adesso il suo valore. Io approfitterò dei suoi consigli e li metterò in pratica».

Che cosa le rimane del brutto infortunio?

«Una bruttissima esperienza. Vivi momenti difficili, hai sbalzi di umore ma devi essere forte e superarli. Soprattutto pensare positivo. Io sono ottimista per natura e guardo sempre avanti».

La società ha fatto un mercato importante. Pensate solo alla salvezza?

«L’obiettivo è quello. Sappiamo che non sarà facile perchè in serie A ogni partita è complicata. Però, noi siamo un bel gruppo, unito, determinato, pronto a regalare soddisfazioni ai nostri tifosi che sono davvero eccezionali. Ed è naturale che io vorrei essere protagonista importante di questa bella avventura».

Mister Rastelli è sempre un martello pneumatico in campo e nello spogliatoio?

«Il mister cura tutti i dettagli e non gli sfugge nulla. Sì, ci fa lavorare tanto sul piano tattico e rispetto allo scorso anno stiamo facendo anche cose diverse. Lui ha una grande capacità: quando vai in campo degli avversari sai tutto. Sono felice di lavorare con una persona così preparata».

Torniamo al primo gol in A, non dica che non ci pensa.

«È normale che questo succeda. È’ vero, ho fatto anche qualche sogno ma non voglio raccontarlo. Scaramanzia? Forse sì, ma queste sono sensazioni che ognuno deve tenere per sè».

Si sbilanci, quando sarà tra i convocati?

«Non lo so. Dipende dai medici, sono nelle loro buonissime mani. Io giocherei anche stasera ma so che devo stare bene per non rischiare. Posso assicurare che la voglia è tantissima».

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