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«Pronti a cambiare pelle anche durante la gara»

Massimo Rastelli va avanti per la sua strada: «Giocheremo con la difesa a tre Abbiamo rispetto ma non paura di un avversario che ha potenzialità enormi»

28 agosto 2016
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CAGLIARI. «A Marassi a 10' dalla fine vincevamo 1-0 e abbiamo colpito un palo. Se avessimo preso i 3 punti parlereste di grande vittoria, di un allenatore capace di imbrigliare il Genoa e di una super squadra». Massimo Rastelli taglia corto: «Pensiamo alla Roma: la sconfitta all'esordio ci ha lasciato tante cose importanti. Ripartiamo da quelle. Sappiamo di dover migliorare e stiamo lavorando duro».

Tutti sul pezzo. Con una certezza: «Giochiamo a tre dietro. Barella mi dà una soluzione in più. Il modulo? Devo adattarlo ai giocatori che ho a disposizione, agli avversari e alle fasi della partita. Siamo stati costruiti per il rombo ma adesso non ho il trequartista. Quel che conta è lo spirito di sacrificio e l'applicazione». Sui giallorossi poche storie: «Il ko in Coppa? Non avranno strascichi, hanno tanta qualità, giocatori abituati a vincere che sanno gestire le partite no. Spalletti? Un allenatore molto bravo di profilo internazionale. Vengono per vincere».

Con un Sant'Elia al completo, L'assist è splendido: «Non snaturiamo la nostra mentalità, la stessa che ci ha fatto vincere un campionato difficile come la B. Il Genoa ha avuto molta intensità e ci ha costretto a variare atteggiamento, ma i ragazzi hanno dato l'anima. Gli errori dietro? Abbiamo riflettuto su questi aspetti, ma quel che conta è riprendere il filo delle cose fatte bene».

Positivo, attento ai dettagli, con una sottolineatura su Isla e Alves: «I nuovi hanno messo 90' sulle gambe, stanno crescendo ma non sono ancora al to». Si torna su Salah e soci. «La Roma contenderà lo scudetto a Juve e Napoli, più qualche milanese. Noi faremo la nostra partita ma è fondamentale saper cambiar pelle a gara in corso». Infine, un pensiero per le vittime colpite dal sisma «Ci attende una partita di calcio importante ma non possiamo ignorare il dramma dei terremotati. Siamo vicini alle popolazioni che hanno subito un dramma così profondo».

Mario Frongia

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