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Coppa Italia Lega Pro: Olbia, un buon pari nella tana della Lupa

Coppa Italia Lega Pro: Olbia, un buon pari nella tana della Lupa

Iniziale vantaggio romano, poi punizione di Geroni per l’1-1 Dopo tre turni i galluresi si confermano in testa al girone I

25 agosto 2016
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TIVOLI. Partita dai due volti, con il primo tempo noioso come non mai e una ripresa che s’accende come d'incanto. Finisce 1-1 la sfida in programma all'Olindo Galli di Tivoli, con iniziale vantaggio dei padroni di casa e pareggio degli ospiti, tutto in sette minuti.

Un pari che permette all’Olbia di aspettare solo l'esito della sfida in programma il 31 agosto a Casal del Marmo per capire se 4 punti sarannosufficenti a vincere il gironcino di Coppa Italia. Nel primo tempo i due portieri Svedauskas e Carboni, risultano essere spettatori non paganti, visto che di tiri verso lo specchio nella porta manco a parlarne. Giusto un’effimera contestazione dei romani per un presunto fallo in area di rigore sarda al 3’ e trame di gioco sviluppate nella sola zona centrale del campo. Mignani si presenta con il 4-3-1-2, Di Michele oppone il più classico dei 4-4-2. In compenso, mentre regna l’apatia, c’è l'opportunità di vedere comunque qualche bella giocata personale, mentre Piredda sbriga qualche faccenda a centrocampo e Miceli in difesa organizza la manovra.

Il colpo di scena avviene a inizio secondo tempo, beneficio forse d’una minerale fresca o del fatto che, per lla Lupa, c’era un solo risultato possibile per sperare di passare il turno: quel segno 1 necessario per non vivere troppi patemi d'animo fra una settimana contro i cugini allenati da Giannichedda. Così al 49' arriva il primo tiro verso lo specchio della porta, una bordata da fuori area di Mastropietro, che comunque non impensierisce l’estremo difensore isolano. A seguire un gran bel diagonale di Capello sventato in calcio d’angolo dal portiere lituano. L’equilibrio del match viene interrotto al 68’ da Ventola, che s'insinua bene nell’area dell'Olbia e usufruisce dello sfortunato intervento di Carboni, che para ma devia nella sua porta il tiro della punta capitolina. Poi, una manciata di secondi dopo, Mastropietro tenta il bis, ma il suo destro finisce vicino al palo.

L’Olbia tira fuori il carattere,non si disunisce e ha una reazione rabbiosa. Dapprima Murgia, minuto 75, è troppo precipitoso: lanciato in contropiede, pur di evitare il ritorno degli avversari, sparacchia dalla distanza un tiro che finisce a un metro dalla porta del numero uno romano. Poi agguanta il pareggio al 78’ grazie a una punizione meravigliosa calciata di sinistro da Geroni che, dalla destra, va a infilarsi sotto l'incrocio dei pali, alla sinistra di Svedauskas.

Finisce così, con la divisione della posta e con un’annotazione doverosa per il portiere Carboni. È bravo, anche se l'arbitro poi fischierà per un'irregolarità, a sventare da due metri un colpo di testa a botta sicura di Mastropietro. Ma la palla, partita da calcio d'angolo, aveva avuto un effetto arcuato che aveva superato la linea di fondo campo. Bravo l’arbitro ad accorgersene e comunque l'intervento del portiere è stato da applausi.

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