La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Finalmente! Bruno Alves, eroe portoghese dopo la vittoria sulla Francia ai recenti Europei, è in terra sarda. Il volo proveniente da Bologna, dopo una vera odissea – a conferma che si fa prima ad andare a New York che a sbarcare in Sardegna – apertasi a Lisbona con direzione Madrid, proseguita dalla capitale spagnola sino al “Guglielmo Marconi”, è atterrato a Elmas in perfetto orario: alle ore 22.25.

«Sono qui con entusiasmo, motivato e pronto a dare un contributo importante per raggiungere gli obiettivi del club. La scelta del Cagliari? Mi ha convinto il progetto del presidente Giulini ben prima che partissi per gli Europei» le prime frasi pronunciate in un misto di inglese e portoghese. Il difensore classe 1981, giacca blu, camicia bianca e jeans, è nato in Portogallo a Póvoa de Varzim, mette piede nella casa dei Quattro mori. Colpaccio di inizio mercato – primo contatto e firma a seguire del 4 giugno – del club di Giulini. Alves è di origine brasiliana e proviene dal Fenerbahce: dal 2013 e sino al campionato scorso, 75 presenze e 13 reti. Ma prima ha indossato le maglie di Zenith San Pietroburgo, Porto, Aek Atene, Vitoria Guimares e Farense. In carriera ha vinto una valanga di titoli tra scudetti, coppe e supercoppe in Portogallo, Russia e Turchia. E nel 2009 è stato eletto miglior calciatore lusitano.

Insomma, una cintura nera. Con l’esperienza e il carisma adatto alla A. Forte della laurea europea presa a Parigi con CR7 e compagni, ha regalato sorrisi e l’entusiasmo giusto. «Sono felice per questa accoglienza, spero di ripagare al meglio la tifoseria. Sto bene e voglio puntare a partire al massimo: sono convinto che faremo una stagione ottima».

L’accoglienza festosa di oltre cento tifosi rossoblù, i coretti, gli abbracci e la sciarpa con i colori sociali hanno regalato un sorriso al difensore noto per determinazione e cattiveria agonistica. Alves – contratto biennale più opzione per il terzo anno – ha alloggiato ieri ad Asseminello e ha raggiunto oggi, con il direttore commerciale Mario Passetti e l’addetto stampa Paolo Vallone, Rastelli e compagni. Un campione d'Europa, investimento tecnico e agonistico. Ma non solo. Il Cagliari entra di diritto nei resoconti dei media iberici e sud americani: ovunque si parli portoghese si racconterà del club di Alves. Anche per la promozione della Sardegna, del club e dei suoi sponsor, un colpo mica male.