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Il Cagliari in piazza Ionita: «Che gruppo» Padoin: «Grintosi»

di Mario Frongia
Il Cagliari in piazza Ionita: «Che gruppo» Padoin: «Grintosi»

Duemila tifosi alla festa per la presentazione delle divise Tommaso Giulini: «Difenderemo la serie A con i denti»

25 luglio 2016
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CAGLIARI. «La prima parola che ho imparato in sardo? Ajo». Artur Ionita cattura i circa duemila tifosi accorsi nella'area pedonale del Corso. La festa è contagiosa. Telecamere e smartphone colgono l'attimo. Energia e adrenalina per il battesimo cittadino dei rossoblù. Il centrocampista moldavo pare piacevolmente sorpreso. Poi, rilancia: «Ho trovato un gruppo solido e unito, ci leveremo molte soddisfazioni». Dall'ex Verona al presidente. Tommaso Giulini ha aperto le danze della serata. Con un filo di emozione: «Mi fa piacere ritrovarvi in così tanti. Come nella nostra ultima occasione, all'aeroporto di Elmas dopo la vittoria di Bari che è valsa la promozione matematica. Un buon segno. Siamo motivati e carichi a mille per regalarvi e regalarci tante altre soddisfazioni». Massimiliano Medda della Pola incalza: «Presidente, si è parlato di Pirlo e Ronaldinho. qual è la verità?». Giulini coglie la palla al balzo: «Stiamo allestendo un organico di qualità. Il nostro Pirlo è Di Gennaro mentre Joao Pedro è il Ronaldinho del Cagliari. E forse sono anche più forti». Il boato della tifoseria è nitido. Applausi, incoraggiamenti, coretti.

Si parte con "Up and Up" dei Coldaplay. Medda ed Eleonora Boi, giornalista di Mediaset, elegantissima in rosso lungo, giocano con i supporter. Il Cagliari prende consistenza. Il bagno di folla nel cuore della città regala un brivido. «La mia nuova maglia? Devo dire che ho preso spunto dalla felpa che abbiamo usato l'anno scorso. Carina ed elegante, ho dato una mano a costruirla», spiega Marco Storari. Il portiere riavvolge il nastro: «Sapete che ho deciso di scendere di categoria perché il progetto del presidente mi ha convinto. Sono stato conquistato dai fatti. Poi, Cagliari è piazza da serie A». Altro ululato di gioia dei tifosi.

Dal portiere al bomber. Marco Sau non ha dubbi: «Mi auguro che il campionato sia felice e positivo per me e per la squadra. Le due settimane a Pejo? Sono volate via, adesso ripartiamo da Arizto». La "sua" terra. Tra lecci e castagni, con l'affetto della tifoseria locale. »Avere calore e attenzioni ci aiuta. Siamo al lavoro per dare soddisfazioni ai nostri tifosi». Il tema scalda gli animi. Simone Padoin è il quarto a raggiungere il palco. Studiata dal marketing rossoblù, la serata parte con 35' di ritardo, ma recupera in scioltezza. L'abbraccio con la città e con i supporter è da record. «Sì, la telefonata di Marco Storari mi ha fatto accelerare nella scelta: il Cagliari è una tappa importante, sono fiero e orgoglioso di essere tra voi», attacca il "talismano" della Juventus fresco di sbarco in Sardegna. «Sono in un gruppo forte, abituato a vincere dalla stagione scorsa: cercheremo di non perdere l'abitudine», dice Padoin. I tifosi cantano. Bandiere, drappi, sciarpe rossoblù accompagno i quattro giocatori e il tecnico. il presidente Giulini avverte l'attimo. La serie A è un bel tesoretto. Da difendere con le unghie.

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