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Mondiali di atletica, Tortu come un razzo: la 4x100 azzurra in finale

Filippo Tortu
Filippo Tortu

Under 20, ancora un exploit del gallurese in Polonia. Era dal 2002, con Andrew Howe, che la Nazionale non correva per una medaglia

23 luglio 2016
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SASSARI. Il vicecampione mondiale junior dei 100 metri, il gallurese–lombardo Filippo Tortu, trascina il quartetto azzurro under 20 alla finale di categoria in programma oggi ai Mondiali junior di Bydgoszcz, in Polonia. Prima del cambio di testimone l’’Italia era quinta, ed è proprio l’atleta di origini sarde ad averla spinta verso l’attesa finalissima.

Grazie alla grande prova in recupero di Tortu – una specialità del velocista italiano – la staffetta 4x100 junior dell’Italia avrà una corsia a disposizione nell’ultimo atto della competizione che assegnerà il titolo iridato. Filippo Tortu si regala e regala all’Italia un’altra interpretazione da protagonista, che fa il paio con l’impresa compiuta nella gara singola dello sprint breve: medaglia d’argento con una gran volata finale (10”24 il tempo realizzato) alle spalle del favorito delle vigilia Noah Lyes (Usa), primo in 10”14 (+0,2).

L’impresa della 4x100 sulla carta sembra proibitiva, ma in pista si è vista una formazione determinata, conscia delle sue possibilità, e di quelle di Tortu. La speranza inizialmente era di riuscire a fargli arrivare il testimone in buona posizione e i suoi compagni di avventura Nicholas Artuso, Freider Fornasari e Andrea Federici hanno eseguito il compito alla perfezione. Poi è toccato al primatista italiano junior dei 100 inserire la quinta: impatto devastante, a farne le spese le spese il Botswana, Taiwan, l’Irlanda e il Portogallo. L’unico a sfuggire all’assalto di Tortu è il britannico Gerald Matthew, che taglia il traguardo in 39”91. Subito dietro l’Italia che chiude in 40”13.

Oggi alle 19,35 si gareggia per il titolo e a 14 anni dall’ultima volta (a Kingston 2002 con un giovanissimo Andrew Howe) l’Italia avrà una corsia nella finale iridata. Sulla carta quello italiano è il quartetto più debole, ma se il testimone arriva bene a Tortu, tutto è possibile.

Roberto Spezzigu

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