La Nuova Sardegna

Sport

Stefano Oppo il brasiliano, un biglietto per Rio è suo

di Enrico Carta

Il canottiere oristanese gareggerà nel “4 senza” pesi leggeri alle Olimpiadi Il tecnico Giuseppe La Mura ha comunicato la composizione dell’equipaggio

14 luglio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Se glielo chiedessero ci andrebbe anche a remi, ma Stefano Oppo non avrà bisogno di fare una traversata oceanica con i suoi compagni del “4 senza” pesi leggeri. In tasca ha da ieri un biglietto aereo dove c’è scritto Rio de Janeiro. È così che, dopo la sfortunata avventura a cinque cerchi della saltatrice in lungo Valentina Uccheddu a Barcellona, Oristano mette di nuovo la sua bandiera sul risiko delle Olimpiadi. Succede a ventiquattro anni di distanza, in un’annata che potrebbe essere magica per la terra d’Arborea che attende con grande speranza anche un pass per la pallavolista Alessia Orro. Intanto il canottiere oristanese si mette in tasca il suo dopo aver avuto la comunicazione ufficiale di far parte dei quattro azzurri che proveranno a volare sul pelo dell’acqua del campo di regata brasiliano.

«Era una convocazione attesa – dice, lasciando trasparire la solita timidezza che lo contraddistingue – però la sicurezza di esserci fa un altro effetto. Vado a Rio». E il resto sono pensieri rivolti all’allenamento appena terminato e immagini di una serie di gare ancora tutte da scrivere. Per ora ci si spacca la schiena al raduno federale delle Nazionali, durante il quale sono state ufficializzate le convocazioni dal responsabile tecnico, Giuseppe La Mura, che al “4 senza” pesi leggeri ha cambiato ancora una volta assetto con l’inserimento all’ultimo secondo di Pietro Willy Ruta che sarà affiancato da Martino Goretti, Livio La Padula e, naturalmente, da Stefano Oppo. Da anni punto fermo dell’imbarcazione azzurra che ha ottenuto la qualificazione per le Olimpiadi durante la scorsa estate ad Aguibelette, adesso si scioglie in una gioia molto contenuta: «Ho appena sentito i miei familiari ed erano felicissimi, ma ovviamente non voglio fermarmi alla convocazione. Sarà banale, ma non capita tutti i giorni di essere all’Olimpiade e ci vogliamo giocare le nostre chance».

Ultimamente è arrivata qualche finale nelle gare di Coppa del mondo, poi però sul più bello l’equipaggio azzurro non ha viaggiato alla pari dei big che saranno favoriti anche a Rio. «Ma noi andiamo lì per provare a fare qualcosa di grande – prosegue –. L’obiettivo minimo è ovviamente la finale, poi vediamo che succede perché ogni gara è imprevedibile». E alle spalle Stefano Oppo avrà anche un soffio di maestrale a spingerlo nella sua impresa a cinque cerchi.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative