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Sprofondo Torres, palla agli avvocati

Sprofondo Torres, palla agli avvocati

Il neo patron accusa la vecchia gestione di aver nascosto le carte e chiama in soccorso i legali. Svincolati tutti i rossoblù

01 luglio 2016
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SASSARI. Alla Torres si è chiusa l’era di Domenico Capitani ed è cominciata quella di Daniele Piraino. Il passaggio del testimone era annunciato da tempo ma, come prevedibile, non è stato accompagnato da strette di mano o dagli auguri di rito. Anzi la nota diffusa dalla nuova dirigenza rossoblù sul sito della società è pesante sia nei termini che nella sostanza. Piraino accusa il predecessore di non aver tenuto fede agli impegni assunti nel momento del passaggio delle quote e parla apertamente di «silenzio delle controparti» sullo stato economico del club sassarese.

Che ci fosse un buco di bilancio non era un mistero per nessuno ma con il trascorrere del tempo il sospetto è che il buco possa trasformarsi in voragine. Nell’atto che sancisce il passaggio delle azioni da Capitani a Piraino si legge di «debiti superiori ai crediti» ma non si fanno cifre. Il nuovo presidente ha accettato il rischio (messo nero su bianco davanti a un notaio) ma ha sempre parlato di un accordo in base al quale Capitani avrebbe dovuto chiudere la stagione 2105-2016 pagando tutti gli stipendi ai giocatori, allo staff e ai dipendenti. L’ex patron, da parte sua, non ha smentito l’accordo e ha più volte chiesto alla squadra di avere pazienza perchè le spettanze sarebbero state saldate entro il 30 di giugno. Ieri, data fatidica, non è successo assolutamente nulla. I giocatori non hanno visto un euro nè hanno avuto notizie sul loro futuro. Ufficialmente sono tutti svincolati (unica eccezione Alessandro Masala) e tutti di nuovo sul mercato. E gli stipendi? Piraino non può non sapere che i debiti accumulati dalla vecchia gestione sono ora debiti suoi e rischiano di soffocare sul nascere un progetto che deve ancora muovere i primi passi. Questo spiega la durezza del comunicato del club di via Romita e l’annuncio di aver già «conferito incarico agli avvocati» per tutelare la società e i suoi ex giocatori. «La Torres – si legge nella nota – comunica che si è tenuta l’assemblea dei soci per una deliberazione resasi urgente in conseguenza delle indagini esperite negli ultimi giorni a cura dell’attuale dirigenza (Piraino, Minunzio e Baeli) presso le sedi della Lega nazionali dilettanti, la Lega Pro e la Figc in merito alle attività gestionali messe in atto dal signor Gianni Sanavia e dall’ex patron Domenico Capitani, nel corso delle ultime due stagioni sportive. Di quanto emerso la nuova dirigenza ha ritenuto di dover mantenere il riserbo sia per la delicatezza delle informazioni acquisite che per evitare inopportune strumentalizzazioni. Però, vista la serietà delle questioni, non ha potuto esimersi dal conferire incarico ai legali per la tutela degli interessi primari della società e dei tanti fornitori, collaboratori e atleti che vantano crediti nei confronti di questa».

«L’Assemblea dei soci – si legge ancora – ha revocato l’incarico all’amministratore Gianni Sanavia, nominato dall’ex patron Domenico Capitani, al quale in data 12 febbraio 2016 era stato affiancato il co-amministratore Daniele Piraino. Nel corso di questi mesi Gianni Sanavia avrebbe dovuto trasferire a Piraino e soci le informazioni relative all’andamento economico-patrimoniale e finanziario della società, come concordato in sede di cessione quote avvenuta in data 13 febbraio 2016, e favorire il passaggio di consegne che si sarebbe dovuto compiere entro la fine di giugno. Giunti alla scadenza, e stante il silenzio delle controparti, la dirigenza ha conferito agli avvocati l’incarico di tutelarla in tutte le sedi». Aria mefitica dunque per un nuovo inizio che non lascia intravedere nulla di buono.

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