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Il Cagliari versione 2.0 pensa in grande

di Roberto Muretto
Il Cagliari versione 2.0 pensa in grande

Nuovi sponsor, il marchio rossoblù vuole varcare i confini nazionali. Giulini: «E anche un grande torneo a Olbia, il Goleador»

28 giugno 2016
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INVIATO A CAGLIARI. Il Cagliari fuori dal campo. Tutto ciò che gira attorno a una società di calcio che negli ultimi anni ha fatto passi da gigante, nonostante la retrocessione in serie B e il riscatto dopo una sola stagione. Gli obiettivi sono ambiziosi, si guarda oltre oceano, a quei mercati che potrebbero rappresentare un bacino fondamentale per proiettare la società rossoblù nell'élite del pallone. Naturalmente tutto dovrà essere fatto per gradi, senza fretta, con la consapevolezza che il Cagliari, nell'immediato, avrà un solo obiettivo: restare in serie A.

Nella convention di ieri i numeri hanno fatto la parte del leone. C'è stata una crescita in tutti i settori, dai social, alla raccolta pubblicitaria, fino al settore giovanile che nella stagione appena conclusa ha fatto registrare risultati di grande spessore, a partire dalla formazione dalla Primavera, fino alle categorie più basse.

«Siamo una società che deve crescere gradualmente - ha puntualizzato il presidente Tommaso Giulini - . Essere tornati subito in A è motivo d'orgoglio, ma ora va costruito il futuro con attenzione e curando tutti i dettagli. I numeri ci confortano, e ci dicono che siamo sulla buona strada».

Il presidente ha fatto un accenno al mercato: «Abbiamo messo a segno due colpi importanti con Alves e Padoin. In corso ci sono trattative con due giocatori di spessore, entrambi sotto contratto. Ci andiamo cauti, serve prudenza e pazienza, ma sono certo che sarà un Cagliari competitivo che dovrà ottenere la salvezza senza soffrire».

Il responsabile commerciale e marketing Mario Passetti ha gonfiato il petto. Ha fatto vedere tutta una serie di numeri che valorizzano il suo lavoro e quello di tutto lo staff di collaboratori. «Noi pensiamo oltre il campo - le sue parole -. Il Cagliari Calcio non è solo la partita, ci sono tutta una serie di iniziative che consentono ai nostri partner di avere ampia scelta per promuovere il loro marchio. Abbiamo tante idee, che presto vi faremo conoscere. Vi dico solo che il torneo di fine luglio con Olbia e Crotone si chiamerà trofeo Goleador e avrà un seguito negli anni».

Interessati anche i dati forniti da Renato Sanna, responsabile per la Sardegna di Infront (colosso mondiale nella gestione della pubblicità nello sport). «Ormai il marchio Cagliari - ha spiegato fa gola anche ad aziende estere che con frequenza si fanno avanti per lavorare con noi. Infront offre tante opportunità».

In questa ottica è stato mostrato un video della San Martino e della Vodafone con protagonisti i giocatori del Cagliari, che andranno in tutto il mondo. «Coinvolgeremo i circoli dei sardi - ha aggiunto Sanna - siamo convinti che la risposta sarà positiva».

Insomma, il Cagliari Calcio è un'azienda solida, che ha già varcato i confini e si vuole fare conoscenza in tutto il mondo. Ma per riuscirci conteranno molto i risultati sportivi. Il presidente Tommaso Giulini lo sa benissimo. «Dopo essere tornati in A - conclude - e questo era fondamentale, ci siamo messi al lavoro e stiamo facendo le cose per bene. Il nostro è un lavoro d’équipe e tutte le componenti sono importanti. Lo stadio? Lavoriamo, di sicuro questa sarà l’ultima stagione al Sant’Elia. Dove giocheremo? Speriamo a Cagliari, col Comune stiamo studiando la soluzione migliore e stare a casa nostra».

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