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Retromarcia Candreva Conte cerca un esterno

di Alessandro Bernini
Retromarcia Candreva Conte cerca un esterno

Rispunta il problema agli adduttori. Al suo posto ci sarà Florenzi

26 giugno 2016
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INVIATO A MONTPELLIER. Di solito punta dritto, al massimo qualche curva per dribblare avversari. Stavolta Antonio Candreva è stato costretto a fermarsi e mettere la retromarcia. Strada sbagliata, non si va a Parigi: il problema all’adduttore destro si è riproposto ieri mattina quando l’esterno della Lazio ha provato a forzare e dunque le chance di giocare domani contro la Spagna sono crollate sotto zero. Un bel problema per Antonio Conte che proprio su ripartenze e forza degli esterni aveva plasmato la sua Nazionale.

Lo stop definitivo. E pensare che c’era grande ottimismo, fino a ieri mattina. Lo stesso Chiellini si era sbilanciato: «Tranquilli, Candreva sta bene». Non era pretattica.

Il guaio è che in mattinata, come da programma stabilito, si è deciso di forzare un po’. D’altra parte Conte aveva bisogna di capire se Candreva era al 100% oppure no. La risposta è stata negativa. Così all'ora di pranzo la Figc ha ufficializzato la notizia con un tweet: “Candreva indisponibile per Italia-Spagna”.

Non si è allenato neanche Bernardeschi ma il viola sarà comunque in panchina.

Tocca a Florenzi. Non ci voleva, ma non si può dire che Antonio Conte adesso si trovi a dover inventare una soluzione di emergenza. Il rischio di perdere Candreva era già reale nei giorni scorsi e le alternative erano comunque state studiate.

Così al posto di Candreva giocherà Alessandro Florenzi. Ironia della sorte: Conte per lui nel pre-europeo aveva studiato un ruolo da interno di centrocampo (come Giaccherini), ma poi ha potuto tradurre questa idea in realtà solo contro l’Irlanda, dunque in una formazione imbottita di riserve. Dopo lo spostamento a sinistra contro la Svezia, ora Florenzi torna a destra, la fascia che più ama. Continuando così in quel giro del mondo dei ruoli iniziato quest’anno con Rudi Garçia alla Roma.

Darmian favorito. Casomai un dubbio maggiore può esserci a sinistra, fino a oggi terra di nessuno per varie ragioni. Il favorito è Darmian anche se fino a oggi non ha combinato granché. Il ragazzo ha gamba, corsa, sa stare alto, deve ritrovare autorità. Conte ci ha parlato, punta su di lui.

De Sciglio e Elsha. L’alternativa è De Sciglio che a sinistra è a suo agio e garantisce un pizzico in più di copertura. La terza ipotesi, quella meno percorribile, porta invece dritti a El Shaarawy: con lui l’Italia pare troppo offensiva ma sarebbe anche un modo per mettere il freno a mano al terzino Juanfran che da quella parte spinge molto e difende poco.

Carica Conte. Intanto in questi ultimi due giorni Antonio Conte sta premendo a tavoletta sull’acceleratore. In campo ma soprattutto fuori. Un martello. Vuole un’Italia carica, teme che la sconfitta contro l’Irlanda abbia fatto perdere qualche certezza al gruppo. E non va bene. Perché la Spagna va affrontata con rispetto ma senza timore di essere inferiori, altrimenti ti divorano.

Stamani gli azzurri sosteranno l’allenamento di rifinitura a Montpellier alle 11, poi alle 17.45 il gruppo vola verso Parigi e alle 20 parla il commissario tecnico. Domani invece parla solo il campo. In una partita senza un domani.

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