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Piraino: la Torres non è in vendita

Cade l’alibi dell’assenza di cordate locali. La nuova proprietà chiude la porta alla proposta di un gruppo sassarese

25 giugno 2016
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SASSARI. Sassari non ama la Torres? Bugia. La ama al punto che nonostante il periodo pesante per l’economia del territorio è pronta a correre in soccorso della società rossoblù. La notizia è che un gruppo di imprenditori locali ha rotto gli indugi e, nei giorni scorsi, ha sondato la nuova dirigenza manifestando la disponibilità a subentrare alla guida del club. La risposta è stata secca e, per molti versi, sconcertante: la Torres non è in vendita perchè la proprietà non è interessata a passare la mano. Ai potenziali acquirenti sarebbe stata offerta una partecipazione azionaria di minoranza (il 30 per cento delle quote) senza alcun potere decisionale nè, tantomento, operativo. A questo punto la trattativa non è nemmeno cominciata e il nuovo gruppo si è defilato cercando di evitare le polemiche.

Un bel gesto che però non aiuta ad allontanare i nuvoloni che continuano ad addensarsi nel cielo rossoblù. La prima domanda è perchè Piraino - e prima di lui Capitani - continuano a dire che a Sassari non c’è nessuno interessato a rilevare la società sapendo che non è vero? La seconda, ancora più preoccupante, è che cosa vogliono fare della Torres? Che cosa c’è dietro il passaggio di mano dall’imprenditore di Cisterna al terzetto Piraino-Minunzio-Adzovic? Le risposte – in assenza di comunicazioni ufficiali da parte del vecchio e del nuovo gruppo dirigente – si possono solo ipotizzare. E vanno in una sola direzione. Capitani ha accumulato un debito che potrebbe superare i 700 mila euro. Piraino ha rilevato la società per pochi spiccioli facendosi carico del passivo e ha promesso di risanare i conti in tre anni. Ma come? Nel frattempo ha cacciato Marco Sanna (l’allenatore che ha portato la squadra a playoff) e ha svincolato quasi tutti i tesserati. E’ questo il modo per ripartire? I tifosi hanno denunciato il sospetto che il passaggio di mano preluda al fallimento della società e, dunque, all’azzeramento dei debiti. Per Capitani sarebbe un modo per uscire “indenne” dal crack e far pagare ai supporter rossoblù le critiche che gli sono piovute addosso nell’ultimo anno. Una vendetta postuma che si reggeva sull’alibi di una totale mancanza di alternative. Ma adesso non è più così. Il fatto che un imprenditore locale si sia fatto avanti dimostra che la città c’è e che la Torres può avere un futuro diverso. Per Piraino è arrivato il momento di giocare a carte scoperte. Aveva promesso di convocare una conferenza stampa per presentare il suo progetto è bene che lo faccia subito, prima che non ci sia più nulla da fare. Intanto ieri la società ha annunciato l’ingaggio di Angelo Scalzone, un attaccante napoletano, mentre oggi al Vanni Sanna è in programma il TorresDay, manifestazione che coinvolgerà 44 formazioni giovanili. La giornata culminerà con l’assegnazione del 1° trofeo intitolato alla memoria di Marzio Lepri, storica figura della Torres anni ’50 e ’60, miglior realizzatore rossoblù di tutti i tempi.

Questi i gironi: Micro-micro, girone A: Torres, Wilier, Sporting Sassari, Sorso, Pgs Ploaghe;

Micro-micro, girone B: San Paolo Sassari, Turritana, Giglio, Cantera Sorso, Calmedia Bosa;

Micro, girone A: Torres Rossi, Sporting Sassari, Oliena Calcio, Villanova Interios, Ossese;

Micro, girone B: Torres Blu, Cantera Sorso, Turritana, Nettuno Alghero, San Paolo;

Pulcini, girone A: Torres Rossi, Monserrato, Nettuno Alghero, Giglio, Calmedia Bosa;

Pulcini, girone B: Torres Blu, Sorso, Turritana, Catalunya Alghero, Atletico Bosa;

Esordienti, girone A: Torres Rossi, San Paolo Bianchi, Oliena Calcio, Atletico Bosa, Uri Calcio, Audax Alghero, SG Nuorese;

Esordienti, girone B: Torres Blu, Wilier, San Paolo Blu, Turritana, Corrasi Oliena, Sporting Sassari, Coros Logudoro.

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