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La Dinamo annuncia Lacey L’addio a Logan è ora certo

di Giovanni Dessole
La Dinamo annuncia Lacey L’addio a Logan è ora certo

L’ufficializzazione dell’esterno chiude definitivamente al ritorno del professore Al roster di coach Pasquini mancano ora un centro straniero e un lungo italiano

25 giugno 2016
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SASSARI. All’antivigilia dell’anniversario del primo storico scudetto, la Dinamo Banco di Sardegna ufficializza l’arrivo di Trevor Lacey, terza pedina extracomunitaria del roster biancoblù dopo Darius Johnson-Odom e Josh Carter e terzo piccolo da quintetto scelto da coach Federico Pasquini per il suo nuovo starting five.

Il nome di Lacey, la scorsa stagione in forza alla Consultinvest Pesaro in Lega A, era prepotentemente saltato fuori già la scorsa settimana, fulmine a ciel sereno che aveva illuminato l’estate sassarese. La mancata comunicazione ufficiale da parte della società di via Nenni, che intanto annunciava le firme con il centro lituano Lydeka e l’ex Montepaschi Siena Carter, aveva lasciato aperto uno spiraglio alla trattativa con David Logan, con la Dinamo a pareggiare la richiesta del fuoriclasse Usa in attesa di una risposta che alla fine non è arrivata. Con la firma di Lacey la trattativa sembra essere definitivamente tramontata con il professore, out più per ruolo che per passaporto, a salutare Sassari e il Banco dopo un triplete vinto e due annate trascorse sull’Isola.

La nuova scommessa giocata dal Banco è Trevor Lacey, giovane talento classe 1991 sbocciato al college di North Carolina State e votato, sin dai primi passi sul parquet, al grande sogno Nba. Dopo gli exploit Ncaa, fallito l’appuntamento con il draft e tentata la carta Summer League all’inizio della scorsa stagione, Lacey si è poi accasato a Pesaro, rivelandosi uno dei migliori rookie della Lega A di basket, giocatore che alla sua prima regular season in Italia ha dato un contributo importante alla salvezza del team marchigiano con 14.5 punti, 4.8 rimbalzi e 2.6 assist di media in 34.2 minuti di utilizzo di media. L’ex biancorosso e compagno di squadra di Lydeka, è mix di fisico e qualità tecniche, ama attaccare il ferro e sa esaltarsi in fase di azione difensiva. Grintoso e determinato, come lo racconta chi lo ha conosciuto nel corso della sua esperienza pesarese, è chiamato ad essere iniezione di energia sul perimetro e a interagire con un reparto guardie dall’alto potenziale cestistico.

L’organico 2016-'17 è ora quasi al completo. C’è ancora da capire quale sarà la destinazione del playmaker Marco Spissu, che la Dinamo vuole mandare a giocare, possibilmente in serie A, al limite in un team di serie A2 con ambizione e ampio spazio per il golden boy sassarese. Intanto restano solo due gli slot da riempire nel roster di coach Pasquini – ieri impegnato da relatore alla palestra Esperia di Cagliari nel clinic per allenatori e istruttori di minibasket organizzato dal Cna Sardegna – entrambi teoricamente riferibili al reparto lunghi. All’appello continuano a mancare il centro comunitario (o cotonou) e, in aggiunta, il quinto italiano a completare il pacchetto composto da capitan Devecchi, Sacchetti, D’Ercole e Monaldi. Il club biancoblù sino ad ora ha ottimizzato i tempi riuscendo a dare un volto certo a dieci dei dodici futuri giganti in maglia Dinamo.

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