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Giaccherini, De Rossi e Parolo imprescindibili Candreva sta meglio

di Alessandro Bernini
Giaccherini, De Rossi e Parolo imprescindibili Candreva sta meglio

Seconde linee bocciate dalla partita che ha chiuso il girone Ballottaggio tra Florenzi e Darmian a sinistra se il laziale ci sarà

24 giugno 2016
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INVIATO A MONTPELLIER. Da oggi Antonio Conte si sente un po' più solo. Forse lo immaginava, forse lo sapeva ma sperava in risposte diverse. Fatto sta che l'Italia/2 ha fallito e il nostro Europeo riparte in direzione Parigi con una certezza in più, che preferivamo non avere: abbiamo 13-14 giocatori ed è con quelli che dobbiamo costruire la Grande Impresa.

I bocciati. Chiaro che la valutazione deve essere attenta. E non può non partire da un presupposto: un conto è inserire 2-3 giocatori in un 11 già collaudato, un conto è smembrare per intero una squadra e costruirne una nuova come fossero pezzi di Lego riciclati. Per spiegarci meglio, prendiamo uno dei “bocciati”, ad esempio Bernardeschi: ha giocato in un contesto difficile, vero che ha sbagliato quasi tutto, ma crediamo che sarebbe stata un'altra storia se fosse stato schierato in un centrocampo con Giaccherini, De Rossi, Parolo e Candreva (o Florenzi). Quello titolare insomma.

Resta il fatto che nella rosa dei 23, l'Italia ha almeno 8-9 giocatori che possono solo fare le riserve. In parte è fisiologico, Spagna, Germania e Francia ad esempio sono nelle nostra stessa situazione: forse noi ci eravamo illusi di avere un gruppo talmente compatto ed omogeneo, che chiunque poteva giocare al posto di chiunque. Macchè.

Difficile ipotizzare al momento che ci sia spazio per Ogbonna, Bernardeschi, Immobile, Sturaro, El Shaarawy, ma anche per Insigne che pure ha giocato un quarto d'ora di buon livello. Resta complesso il caso di Thiago Motta: male contro l'Irlanda ma comunque necessario in questa nazionale perché soltanto lui e De Rossi possono giocare play basso in un centrocampo a 5.

Leader a sinistra e Candreva. Piuttosto Conte dovrà risolvere un problema che si è aperto sulla fascia sinistra, l'unica che sembra non avere un padrone. In quel ruolo hanno giocato da titolari Darmian (contro il Belgio), Florenzi (contro la Svezia) e De Sciglio (contro l'Irlanda) ma nessuno ha davvero convinto sino in fondo. La sensazione è che sia un ballottaggio tra Florenzi e Darmian, sempre che Candreva riesca a recuperare. Perché in caso contrario, allora Florenzi andrà a giocare a destra e Darmian si prenderà la fascia sinistra.

Già, ma come sta Candreva? Meglio. Ieri ha lavorato un po’ a parte col preparatore ma poi si è aggregato al gruppo. Dunque le chance di vederlo pronto per la Spagna crescono.

Non si sono invece allenati Bernardeschi (colpo al ginocchio) e Sirigu (affaticamento).

Pericolo giallo. Il coro “diffidati con noi” che tanto piace agli ultrà, diventa ora l’inno della nostra nazionale. Abbiamo mezza squadra a rischio squalifica: vero che contro la Spagna ci saranno tutti, ma se vogliamo essere ottimisti e guardare avanti (ai quarti troveremmo la vincente di Germania-Slovacchia), allora il problema si pone eccome. Perché sono ben 10 i giocatori che al prossimo cartellino dovranno fermarsi per squalifica, e tra questi tutti il reparto difensivo al gran completo: Chiellini, Bonucci, Barzagli e pure Gigi Buffon. E figuriamoci se i nostri difensori contro la Spagna possono preoccuparsi di non prendere un giallo... Piuttosto Barzagli doveva evitare di beccarne uno completamente gratuito contro l'Irlanda, questo sì.

Gli altri in diffida sono Sirigu, a centrocampo De Rossi e Thiago Motta, in attacco Eder, Insigne e Zaza. Ce n’è abbastanza per fare quasi una squadra, forse (nonostante in 10) anche più forte di quella scesa in campo contro l’Irlanda.

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