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DA SZOMBATHELY A PARIGI IN PIGIAMA

A volte vedi qualcosa che ti pare assurdo ma è semplicemente la realtà. Nei giorni dell’Europeo, dentro il televisore si aggirerà uno strano personaggio che si muoverà in pigiama, nei dintorni di una...

13 giugno 2016
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A volte vedi qualcosa che ti pare assurdo ma è semplicemente la realtà. Nei giorni dell’Europeo, dentro il televisore si aggirerà uno strano personaggio che si muoverà in pigiama, nei dintorni di una porta. Ma, appunto, non sarà un’allucinazione. Sarà Gabor Kiraly.

Szombathely ha quasi duemila anni ed è la città più antica dell’Ungheria: presidia una valle percorsa da tre fiumi e incorniciata dai monti Köszeg, a ovest del paese. È conosciuta per due persone: San Martino di Tours che ci è nato nel 315 dopo Cristo e Gabor Kiraly che gioca in porta in serie A nella squadra locale, l’Haladàs, con il suo pigiama.

Un giorno di circa vent’anni fa l’Haladàs era in trasferta e faceva freddo. Gabor non aveva a disposizione i classici pantaloni neri attillati dei portieri e non sapeva come fare. Nello spogliatoio trovò un paio di calzoni grigi di felpa, flosci e cadenti, e non trovò di meglio che indossarli. Poco dopo, lo racconta lui stesso, parò di tutto: la palla proprio non entrava, come se qualcuno avesse parcheggiato un pullman invisibile di traverso, lungo la porta. E da lì la squadra vinse otto partite di seguito. Così Gabor decise che quei pantaloni assurdi sarebbero diventati la sua seconda pelle: usa solo quelli, o comunque modelli identici.

La leggenda del portiere felpato nacque lì. Il pigiamone ha protetto le gambe guizzanti di Kiraly in molte avventure in giro per le squadre europee, da Londra a Monaco e Berlino, fino al ritorno a Szombathely. La felpa ha aiutato Gabor a diventare un cardine della nazionale e insomma eccolo lì, nel nostro televisore, a far la figura del campione sonnambulo. Ma un sonnambulo di classe, perché è uno dei migliori in circolazione. E a quarant’anni è lui il giocatore più anziano di tutto l’Europeo. Gli ungheresi, antichi maestri del calcio, a lungo decaduti, ora sono riemersi. Di questi nuovi maestri, Gabor Kiraly è il preside.

E c’è anche un’altra morale, in questa storia: mai sottovalutare un quarantenne in pigiama.

@fbrancoli

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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