La Nuova Sardegna

LANUSEI. Grande amarezza e delusione negli spogliatoi del Castiadas. Qualcuno come Ivan D’Adamo e Giulio Pinna ha anche pianto dopo il triplice fischio finale dell’arbitro Marini che di fatto ha sancito la retrocessione in Eccellenza dei biancoverdi sarrabesi. «Nel finale pur essendo rimasti in inferiorità numerica abbiamo messo alle corde il Lanusei e abbiamo creato due nitide occasioni per pareggiare – dice Manuel Cecconello –. Purtroppo non siamo stati capaci di sfruttarle al meglio». «E’ stata una stagione sfortunata – sottolinea il mister del Castiadas Bernardo Mereu – . Siamo proprio mancati quando ormai l’obiettivo salvezza era alla nostra portata. Accettiamo sportivamente il responso del campo e facciamo gli auguri al Lanusei».

Che cosa è mancato al Castiadas durante la stagione?

«Una punta di ruolo e di esperienza in grado di fare la differenza».

Non le sembra che la prestazione di qualche giocatore suia stata di gran lunga inferiore a quella abituale?

«Non ho mai colpevolizzato nessuno e non mi sento di farlo proprio oggi. Non mi va di giudicare le singole prestazioni. Ritengo tuttavia che ognuno abbia dato tutto quello che aveva e che si sia speso al massimo».

Quale sarà il futuro di Bernardo Mereu?

«Ci devo ancora pensare. Non ho niente da rimproverarmi. Sapevo che il compito sarebbe stato difficile. In questa avventura ci ho messo il cuore. Purtroppo non è andata bene».

«Meritavamo anche noi di salvarci – dice Emiliano Melis. Abbiamo fatto un ottimo girone di ritorno. La partita è stata molto equilibrata ed è stata decisa da un episodio, un calcio d’angolo. Adesso ho bisogno di riposarmi. Poi valuterò se appendere le scarpe al chiodo e dare addio al calcio agonistico giocato o rimettermi in gioco». «Ho giocato al di sotto delle mie reali possibilità – dice Santos Diego Oliveira –. Sono incappato in una giornata negativa. Mi dispiace tanto».

Alessandro Bulla