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Europei di nuoto

Paltrinieri vince l’oro nel 1500 e Detti completa il podio azzurro

LONDRA. Una gara stradominata, abbassando di oltre cinque secondi il record europeo che lui stesso aveva stabilito nell’agosto dello scorso anno a Kazan. Gregorio Paltrinieri era il grande favorito...

19 maggio 2016
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LONDRA. Una gara stradominata, abbassando di oltre cinque secondi il record europeo che lui stesso aveva stabilito nell’agosto dello scorso anno a Kazan. Gregorio Paltrinieri era il grande favorito nella finale dei 1500 stile libero, ma all’Aquatics Centre dell’Elizabeth Olympic Park di Londra, va ben oltre le più rosee aspettative. Uno dei protagonisti più attesi della 33ª edizione degli Europei di nuoto non delude le attese e si porta a casa il terzo oro continentale di fila dopo Debrecen e Berlino ,con il mostruoso crono di 14’34«04.

Il giovane fuoriclasse tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto mette in scena in vasca un assolo che non ammette repliche, con gli avversari già staccati ai 200 metri. «È venuta fuori una grande gara – confessa l’azzurro –. Volevo dominare, vincere ma non mi aspettavo di fare un tempo del genere. Per tutta una serie di motivi, questo tempo è incredibile». Con Rio alle porte è lecito sognare in grande: «Aspetto le Olimpiadi da tanto, spero di fare bene – spiega Paltrinieri –. Questi sono i mesi più importanti della mia carriera. Sun Yang? Non posso controllare le prestazioni degli altri, cercherò di nuotare al meglio per me stesso». Chiaro il messaggio per il cinese primatista mondiale.

Ma l’Italia dei 1500 stile libero non è solo “Greg”, perché la gara degli umani se l’aggiudica Gabriele Detti. Il 21enne livornese, dopo l’oro nei 400 conquistato lunedì, si mette al collo anche l’argento, migliorando il terzo posto di due anni fa: 14’48«75 il suo crono finale, con l’ucraino Romanchuk che cede solo nel finale e si accontenta del bronzo. «Il tempo non è il massimo ma ho fatto una fatica mostruosa – ammette Detti – Non è una scusante ma speravo in qualche secondo in meno. Paltrinieri? Giù il cappello».

Soddisfazione in casa azzurri: «Mi emoziono sempre – dice il tecnico Stefano Morini –. Queste medaglie sono il frutto del lavoro. Loro sono stupendi, rispettosi, educati, lavorano in silenzio senza mai alzare la cresta anche se qualche volta avrebbero ragione di qualche mio rimbrotto di troppo. Ma mi apprezzano per quello che sono e io apprezzo loro, sono dei fenomeni». Rimpianti per Federico Turrini, a un soffio dal podio nei 200 misti. Andrea Mitchell d’Arrigo chiude in ultima posizione la finale dei 200 stile libero mentre nei 100 rana Martina Carraro non va oltre la quinta posizione. Delusione anche per Silvia Di Pietro, settima nei 100 stile libero. Oggi l’Italia andrà a caccia di altre medaglie.

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