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Rastelli: «Un rosso esagerato»

di Enrico Gaviano
Rastelli: «Un rosso esagerato»

L’allenatore non digerisce l’espulsione di Munari: «Non era un’entrata così cattiva»

01 maggio 2016
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CAGLIARI. Il pareggio che rimanda la festa? Le sostituzioni in corsa? Le scelte iniziali? No, niente di tutto questo. Massimo Rastelli deve rispondere subito a una domanda in conferenza stampa: «Cosa ha detto all’arbitro Abisso all’uscita dal campo? Non sembrava molto tranquillo..». L’allenatore del Cagliari all’inizio ha cercato di dribblare l’argomento: «No, è che non mi ritengo molto soddisfatto della conduzione generale della partita. Ma non possiamo farci nulla, dobbiamo andare avantiu». La domanda però riemerge dopo qualche minuto a proposito del rosso diretto affibbiato a Munari e a quel punto Rastelli regala una faccia di disapprovazione e si arrende. «Beh, occorre ricordare che siamo alla fine della stagione – dice – e che ogni episodio può essere decisivo. Soprattutto un rosso diretto. Non mi è sembrata una entrata così cattiva. La palla è rotolata via 30 metri più avanti. Forse il giallo sarebbe stato più giusto».

Un episodio che evidentemente ha condizionato la partita. Una gara iniziata peraltro con una formazione inedita: un 3-5-2 che Rastelli spiega così: «Volevo coprire bene gli spazi e spendere meno energie possibili – spiega –. Il tutto cercando di rischiare il meno possibile. Abbiamo infatti condotto la gara con calma e cautela, senza riversarci avanti. L’abbiamo controllata senza subìre alcun tiro in porta».

Il piano di Rastelli è andato avanti alla grande sino all’espulsione di Munari. «Quella ha rotto gli equilibri. Prima, appunto avevamo fatto quello che avevamo studiato. Segnando anche il gol dell’1-0 con Giannetti. Direi che dopo quella espulsione siamo stati bravissimi a trovare il raddoppio su rigore. Solo che poi abbiamo un po’ ceduto e abbiamo consentito al Livorno di riequilibrarla».

A quel punto, in rapida successione, ci sono stati due cambi: via Giannetti e Di Gennaro e dentro Cerri e Tello. «Mi sembra che i cambi ci abbiano consentito di riprendere in mano il gioco – dice ancora Rastelli –. La fisicità di Cerri da sola già ha fatto tanto. Giannetti aveva speso tanto, giusto sostituirlo. Alla fine abbiamo sfiorato nuovamente il gol in due occasioni, in particolare con Salamon».

Un po’ di rammarico però resta. «Visto anche cosa è successo sugli altri campi – ammette l’allenatore rossoblù – in effetti un pochino dispiace. Sarebbe stato bello festeggiare già questa volta con il nostro pubblico, che anche stavolta ci ha sostenuto. Alla fine è arrivato anche qualche fischio. Ma abbiamo preso applausi per tutto il campionato, ci sta. L’importante è arrivare in serie A». Già a Bari? «Andremo per vincere. Ma un punto basterebbe».

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