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La Dinamo non rinuncia all’Eurocup

di Andrea Sini
La Dinamo non rinuncia all’Eurocup

Basket, per Petrucci «è tutto risolto». Ma ieri Sardara è volato a Londra per confermare l’alleanza con Bertomeu

30 aprile 2016
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SASSARI. Tutto e il contrario di tutto, nella forma più che nella sostanza. La telenovela sulle coppe europee si arricchisce di una nuova puntata, tra colpi di scena veri o presunti e mosse degne di una partita a scacchi.

I due incontri. Ieri mattina a Roma il consiglio della Fip si è riunito alla presenza del presidente del Coni, Giovanni Malagò (ma il Coni ha per caso commissariato la Federbasket?). Contemporaneamente, quasi duemila chilometri più a nord, a Londra, il presidente dell’Uleb, Jordi Bertomeu, riceveva in pompa magna i presidenti dei club che hanno aderito a Eurolega ed Eurocup, in un incontro che ha sancito definitivamente i format delle due manifestazioni e i nomi delle società partecipanti. Tra queste ci sono Milano (Eurolega, ma non c’erano dubbi), Dinamo Sassari, Trento e Reggio Emilia.

Le dichiarazioni. «Tutto è risolto – ha detto il presidente Fip Gianni Petrucci –, i tre club hanno anche dichiarato che non aderiranno all’organizzazione Eca: era quello che volevamo, ora il segretario generale trasmetterà alla Fiba i documenti che le società ci hanno inviato. Preolimpico salvo? Onestamente non è mai stato in discussione, il discorso riguardava solo l’eventuale Europeo al quale siamo qualificati. Per fare attività internazionale serve il permesso, le tre società hanno capito che le regole devono essere rispettate e hanno mostrato buon senso. Sono stati fatti atti di buona volontà, tutto è risolto».

Negli stessi minuti, a Londra, i dirigenti dei club si scambiavano sorrisi e pacche sulle spalle come in bocca al lupo per la prossima stagione nelle coppe. L’Euroleague ha poi emesso un comunicato nel quale, oltre a comunicare i nomi dei team partecipanti, viene sottolineato che l’Italia è in ballo per ricevere un ulteriore posto in Eurocup attraverso una delle cinque wild card ancora a disposizione.

I retroscena. A questo punto, con gli appassionati sempre più disorientati da questo lungo tira e molla, resta da capire cosa bolle in pentola: la scorsa settimana i tre club italiani dissidenti hanno assicurato Fip e Coni: non andremo contro le regole. Un abbassare la testa molto formale e assai poco sostanziale, ma che consente a Dinamo, Trento e Reggio di continuare a muoversi su più tavoli. Il tutto in attesa di cosa? Di un pronunciamento da parte di Bruxelles? Di un accordo Fiba-Uleb? O di una spaccatura definitiva che potrebbe portare alla creazione di una nuova superlega continentale? Appuntamento alla prossima puntata.

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