La Nuova Sardegna

Sport

Milan, acque agitate L’assemblea contesta Galliani

Milan, acque agitate L’assemblea contesta Galliani

Il bilancio (89,3 milioni il passivo) alla fine viene approvato Accelerata nella trattativa per la cessione del club ai cinesi

29 aprile 2016
2 MINUTI DI LETTURA





MILANO. Nella prossima assemblea del Milan il socio di maggioranza potrebbe essere un consorzio cinese. Ma è a suo modo storica anche quella di ieri: un rito generalmente tranquillo, al di là dei conti in rosso, ha preso i contorni della pantomima. Una decina di piccoli azionisti, con lo 0,04% di quote e idee probabilmente condivise da ogni tifoso rossonero deluso, ha infatti bombardato di dubbi e critiche Adriano Galliani che, fatto inedito, ha interrotto la seduta e si è riunito assieme all'altro ad, Barbara Berlusconi (come di consueto non partecipava all'assemblea), per produrre in un'ora e mezza delle repliche concise, snocciolate in 5’.

Pronti via, i piccoli azionisti attaccano parte sportiva e commerciale sostenendo che la colpa dei risultati negativi non è degli allenatori ma di Galliani (invitato alle dimissioni, gli è stato dato almeno merito di metterci la faccia) e del presidente Silvio Berlusconi, definendo il Milan «tecnicamente fallito con un passivo che è metà del fatturato», sollevando dubbi sul costo dei tesserati, sui benefici di Casa Milan e sulla mancata trasparenza dei costi di mediazione degli agenti Fifa, anche comparando il bilancio con quelli di altre squadre, in particolare la Juventus.

Al termine del vertice fra i due ad, Galliani torna in assemblea. «il Milan ha un piano pluriennale nel rispetto del fair play finanziario, resta strategico lo stadio di proprietà, come Casa Milan, con 600 mila presenze e un fatturato di 6,4 milioni». Poco o nulla soddisfatti i piccoli azionisti, protagonisti di un altro inedito: la mozione per un cda alternativo, composto fra gli altri dagli ex rossoneri Rivera, Maldini, Albertini, Boban e Seedorf.

« In tutto ciò passa in secondo piano il passivo già noto (e ripianato da Fininvest) di 89,3 milioni di euro. Cifre già note alla cordata di cinesi interessati all'acquisto del 70% del Milan: già un anno fa si erano interessati al club, e nelle ultime settimane c'è stato un ulteriore scambio di documenti con Fininvest. L'esame dei conti sarà approfondito se Berlusconi nei prossimi giorni o settimane deciderà di procedere con la trattativa in esclusiva.

In Primo Piano
Turismo

In Sardegna un tesoretto di 25 milioni dall’imposta di soggiorno: in testa c’è Olbia

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative