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ll Cagliari e la carica dei sedicimila

di Roberto Muretto
ll Cagliari e la carica dei sedicimila

Stadio al completo per la gara di domani col Livorno. Il tecnico Rastelli ha lavorato sulla testa della squadra: serve serenità

29 aprile 2016
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CAGLIARI. I tifosi contano le ore. I biglietti sono stati tutti venduti e il Sant’Elia indosserà l’abito buono. Quello che solitamente si mette nei giorni di festa. Il Cagliari affronterà il Livorno in un clima di entusiasmo. Consapevole che domani non potrà deludere i sedicimila sugli spalti. La squadra è concentrata, determinata, sa che non basterà battere gli amaranto per stappare lo bottiglie di champagne già da qualche settimana in frigorifero, dovranno arrivare buone notizie da altri campi, quelli dove giocheranno Trapani, Bari e Pescara.

Giusta tensione. Massimo Rastelli oltre al menù sul campo, in settimana ha trasmesso serenità al gruppo. Ha lavorato sulla testa dei giocatori. Il tecnico sa che farsi prendere dall’ansia sarebbe un autogol. Per questo ha assunto, temporaneamente, le sembianze di uno psicologo. I pareggi con Como e Lanciano sono “ferite” rimarginate. Si guarda avanti, è vietato voltarsi indietro. Ma facendo tesoro degli errori commessi per evitare di ripeterli. Domani potrebbe esserci l’apoteosi, ma se non dovesse essere così, l’importante è mettere i tre punti in cassaforte. La festa, a quel punto, sarebbe solo rinviata di qualche giorno.

Le scelte. Non ci saranno rivoluzioni. Rastelli ha recuperato Ceppitelli e Sau ed è pronto a buttarli nella mischia. Il primo farà coppia con Capuano, il secondo con Giannetti o Farias, se il brasiliano sarà nella condizione di giocare. In campo dall’inizio anche Munari, giocatore del quale il tecnico si fida moltissimo. Di Gennaro avrà più minuti nelle gambe ed è probabile che ancora una volta Deiola venga preferito a Fossati. In difesa Balzano dovrebbe vincere il ballottaggio con Pisacane.

Gli ex. Due ex in Cagliari-Livorno. Il primo è Davide Di Gennaro. Il centrocampista cresciuto nelle giovanili del Milan, passa in prestito ai toscani nel gennaio del 2010. Esordisce in maglia amaranto il 6 febbraio contro la Juventus. Con i labronici fino a giugno colleziona 11 presenze (544' giocati). L’altro è Stefano Capozucca che nella stagione 2013-14 è stato il direttore sportivo degli amaranto. La squadra, in quella stagione, viene rivoluzionata in tutti i reparti.

Storia e curiosità. La prima sfida tra Livorno e Cagliari si concluse con una invasione di campo. Accadde il 20 dicembre 1931 sul terreno di “Villa Chayes”. Due gol in sospetto fuorigioco segnati da Ossinac e Ostraman fecero arrabbiare il pubblico livornese che invase il terreno di gioco costringendo l’arbitro, Zorzi di Venezia, a scappare e sospendere la gara. Alla fine arrivarono 4 giornate di squalifica del campo amaranto. Nel ritorno finì 1-1 con gol di Ostromann e Silvestri. Nell’agosto del 1970 clamorosa la vittoria del Livorno in coppa Italia. Il Cagliari di Gigi Riva, neo campione d’Italia, perse per 2-0 . Lo stadio era pienissimo, l’arma in più dei toscani.

Precedenti. Al Sant’Elia il pareggio più emozionante è stato quello del 2006-07 in serie A. Vantaggio livornese con Bakayoko, pari di Ferri, vantaggio sardo con Suazo e pari finale con rigore trasformato da Danilevicius. L’ultima in Sardegna in B tra le due squadre è stata giocata sul neutro di Olbia il 18 gennaio del 2003. Vinse il Cagliari 4-1 co i gol di Zola, Festa, Lopez e Langella.

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