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Il Premio Pisa parla sardo Colpaccio per Biccai e Turri

Il Premio Pisa parla sardo Colpaccio per Biccai e Turri

E’ la prima volta in 126 edizioni che una scuderia isolana mette le mani sulla gara Segnale importate per un settore in affanno ma che non vuole gettare la spugna

23 marzo 2016
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CHILIVANI. La 126esima edizione del Premio Pisa, una delle corse più attese della riunione invernale dell'ippodromo di San Rossore, parla sardo grazie alla partnership di Giuseppino Biccai, un allevatore di Sindia, con Francesca Turri, erede di un'antica tradizione ippica familiare. Il loro cavallo Nice Name (figlio di Royal Applause e Grand Zafeen) acquistato alle aste di Newmarket e allenato da Marco Gasparini, quasi da estremo outsider, sapientemente guidato da Luca Maniezzi, ha rintuzzato la fuga del favorito Voice of Love montato da Fabio Branca, per andare a vincere con una irresistibile progressione a centro pista. Al secondo posto City of Stars montato da Gavino Sanna, fantino con origini a Burgos, per un'eccellente accoppiata che premia il trainer Gasparini. Terzo Exclusive Potion montato da Nicola Pinna (ennesimo nome sardo), quarto Fabio Branca con Voice of Love.

Nice Name è un puledro che ha debuttato discretamente l'anno scorso e quest'anno ha prima vinto la sua maiden e quindi si è piazzato terzo nel Thomas Rook, la corsa che notoriamente seleziona ogni anno gli aspiranti alla Listed race Premio Pisa, corsa di grande tradizione che, nel suo palmares annovera nomi illusri a cominciare da Ribot. La Saregna non era mai riuscita ha mettere le mani sul primi premio. Nel 1975 ci andò vicinissimo Paolo Riccardi con Gabbro Lechereo ottenendo un lusinghiero secondo posto.

Questa volta il cavallo favorito, Voice of Love della scuderia felice Villa affidato al top-jockey Fabio Branca, ha provato a imprimere ritmo alla corsa, ma in dirittura ha ceduto e non ha potuto respingere l'ottimo rush finale del vincitore. Giuseppino Biccai, imprenditore nel settore delle carni, emozionatissimo ha dichiarato tutta la felicità per questa vittoria che rafforza la sua passione e il suo impegno nell'ippica. Una luce di speranza che si accende, per gli appassionati sardi, in un momento particolarmente difficile per il galoppo e, più in generale per l’allevamento dei cavalli da corsa.

Diego Satta

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