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Effetto Mignani, otto risultati positivi di fila

di Giandomenico Mele
Effetto Mignani, otto risultati positivi di fila

Il tecnico sta portando l’Olbia nei playoff della D Fra i segreti, aver costruito una super difesa

01 marzo 2016
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OLBIA. L'effetto Michele Mignani è ufficialmente e statisticamente appurato. Se spesso la sostituzione del tecnico viene giudicata alla stregua di un terno al lotto, il cambio in corsa di panchina per l'Olbia si è rivelata una scelta azzeccata.

Non che Oberdan Biagioni meritasse di essere silurato in maniera incontrovertibile, ma i numeri danno ragione all'allenatore genovese che è stato il tassello in panchina per il nuovo corso instaurato con l'arrivo del presidente Alessandro Marino.

Otto risultati utili. La prima nota statistica è di evidenza immediata: Mignani non ha mai perso. Arrivato a Olbia dopo la sconfitta interna per 2-0 con la Torres del giorno dell'Epifania, che era costata la panchina a Biagioni, Mignani ha messo a referto otto risultati utili consecutivi, con tre vittorie nelle ultime partite di cui due in trasferta: successo con il Rieti, poi le imprese corsare sul campo delle due sarde Lanusei e Muravera. Il mister ligure ha messo in cantiere la bellezza di 18 punti in 8 partite, con una media di 2,25 punti a partita. Un bottino di tutto rispetto che ha portato i bianchi in piena zona playoff, superando di un punto la Torres uscita sconfitta sul campo del San Cesareo. Ora l'Olbia ha raggiunto il quinto posto con 47 punti in classifica, a più 2 sulla Torres e meno 1 dall'Arzachena che la precede.

Il cammino di Biagioni. Va detto subito che Biagioni non aveva demeritato prima del crollo casalingo nel derby con la Torres e il conseguente esonero. L'Olbia prima del derby fatale era sesta a quota 29 punti, distanziata di 7 punti dalla vetta. Ora l'Olbia è a 9 punti dalla Viterbese capolista, ma è dentro i playoff. Certamente Biagioni su una base maggiore di partite (l'intero girone di andata più il derby con i cugini sassaresi) ha totalizzato una media punti inferiore: 30 punti in 18 partite fanno 1,6 punti a partita. Niente di disprezzabile ma evidentemente, secondo i piani della nuova società, non sufficienti a puntare alla promozione in Lega Pro.

Solidità difensiva. Il primo dato che sembra risaltare è la solidità difensiva ritrovata da parte della squadra. Mignani ha certamente lavorato sull'equilibrio tra i reparti ed è riuscito a risolvere quello che sembrava un problema strutturale di una squadra che segnava molto ma subiva anche tanto. Dopo l'esordio pirotecnico con un 3-3 contro il Castiadas, nelle successive 7 partite la difesa di Mignani ha subito solo 4 gol, mentre la produzione del reparto offensivo è stata di 9 gol.

Cinque trasferte. Un altro dato importante è quello delle trasferte. Da quando è subentrato a Biagioni, Mignani ha dovuto affrontare cinque trasferte, con solo tre partite in casa. Tre vittorie e due pareggi in trasferta, un pareggio (1-1 con la Nuorese) e due vittorie pesanti in casa: contro Grosseto e Rieti, compagini che lottano per la promozione diretta. Cinque vittorie e tre pareggi che fanno dell'Olbia una delle formazioni più "calde" nella lotta per i playoff. Sempre che la capolista Viterbese non decida di rallentare.

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