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L’esordiente Ciotti: possiamo pensare in grande

L’esordiente Ciotti: possiamo pensare in grande

Il presidente dei gialloblù Aresu contesta l’arbitraggio: «Basta, sto pensando di ritirare la squadra»

29 febbraio 2016
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MURAVERA. Soddisfazione a fine partita negli spogliatoi dell’Olbia. Rammarico e rabbia invece in quelli del Muravera. Davide Ciotti tra i bianchi galluresi è senz’altro il più felice. Il portiere classe 1997 mandato in campo da Michele Mignani per sostituire l’infortunato Werther Carboni ha esordito con una vittoria. «Sono contento di aver dato il mio contributo per questo importante risultato – sottolinea il portiere gallurese – che ci consente di mantenere oltre al passo delle prime anche le nostre ambizioni. Il Muravera a dispetto della posizione che occupa in classifica ci ha fatto soffrire sino alla fine. Mi sono complimentato con il mio amico Jacopo Malesa, subentrato nel secondo tempo a Salvatore Gallo, che ha messo a segno il gol della vittoria». «Una vittoria meritatissima – dice Daniele Molino, subentrato nel secondo tempo –. Non è stata tuttavia facile. Il Muravera, infatti, così come pensavamo ci ha dato del filo da torcere e non si è data mai per vinta. I tre punti conquistati oltre che far muovere la classifica ci danno morale».

«L’arbitraggio è stato scandaloso – dichiara il presidente del Muravera Giampaolo Aresu, visibilmente contrariato –. L’arbitro ha usato due pesi diversi. Ha concesso un rigore inesistente all’Olbia e ne ha negato uno evidentissimo a noi per fallo su Nurchi. Il Muravera in questo campionato non ha mai usufruito di un calcio di rigore. Ho l’impressione che abbiano organizzato un complotto per farci fuori. Il Muravera in serie D forse da fastidio a qualcuno. Se non ci vogliono lo dicano chiaramente. Stiamo pensando di ritirare per protesta la squadra. Anche oggi come è successo domenica scorso a Grosseto siamo stati penalizzati».«Anche oggi quantunque abbiamo disputato una buona gara non abbiamo incamerato alcun punto – dichiara il capitano del Muravera Giacomo Chessa –. Per salvarci abbiamo bisogno dei punti non dei riconoscimenti. Il vantaggio dell’Olbia è stato determinato da un rigore dubbio. Il fallo su Nurchi, invece, molto netto, non è stato rilevato né dall’arbitro, né dai suoi collaboratori. Il direttore di gara poi ha ammonito Arrus, Chessa e Vignati che erano diffidati e pertanto domenica contro il Rieti non potranno giocare perché verranno squalificati».

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