La Nuova Sardegna

SASSARI. È un settimo posto che lascia tanto amaro in bocca quello che occupa per ora la San Bartolomeo Ossi, che osserva una sosta nel campionato nazionale di serie B di calcio a cinque. A sei giornate dalla fine infatti la formazione ossese è matematicamente salva, ma anche molto lontana dalla zona playoff, obiettivo dichiarato di inizio stagione.

Certo le attenuanti non mancano, vedi una lunga serie di infortuni che hanno di volta in volta colpito i giocatori più rappresentativi, in particolare gli stranieri. «A conti fatti nel girone di ritorno su tre stranieri tesserati non ne abbiamo mai potuto schierare più di uno – è l’analisi del tecnico Giampiero Loriga – e sempre a mezzo servizio per problemi fisici. È evidente che in una simile situazione abbiamo dovuto rivedere gli obiettivi, e spesso e volentieri abbiamo solo sfiorato i risultati alla nostra portata, perché è chiaro che in queste condizioni ci manca qualcosa per puntare in alto».

Non tutto il male comunque viene per nuocere. La società infatti ha approfittato del nuovo contesto per dare sempre più spazio agli elementi locali, e sta permettendo a molti giovani, come Valerio Fiori e Diego Canu, tanto per citarne qualcuno, di acquisire preziosa esperienza. Che la San Bartolomeo abbia fra i suoi obiettivi a lungo termine la valorizzazione del proprio patrimonio tecnico d’altronde non è una novità. Un altro esempio è quello di Roberto Fiori, che questa settimana si è allenato a Pescara, dove è stato visionato dal club locale e dal Montesilvano, squadre di A1, riscuotendo vivo interesse, tanto che una chiamata sarebbe dietro l’angolo. «In futuro vogliamo andare in serie A – commenta Loriga – ma se qualche nostro ragazzo mostra le qualità per arrivarci prima di noi ne siamo solo felici». (f.f)