La Nuova Sardegna

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«Latte Dolce attento, per la D ci siamo anche noi»

Eccellenza. Il bomber del San Teodoro Ibba avvisa la capolista in vista del big match di domenica

09 febbraio 2016
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SAN TEODORO. Il San Teodoro contro il Tonara centra la terza vittoria di fila e conserva inalterato il distacco dalla capolista Latte Dolce che affronterà domenica prossima in una gara decisiva.

La formazione allenata da Tomaso Tatti ha stroncato in meno di mezzora gli avversari ponendo una seria ipoteca sui playoff. Tra i marcatori spicca ancora una volta Christian Ibba, autore di una doppietta e giunto a quota 17 reti. L’attaccante, che la settimana scorsa ha appena compiuto 31 anni, è nato a Quartu ed è cresciuto nel Sant’Elena dove ha esordito in Eccellenza a 17 anni. La vena realizzativi di Ibba emerge l’anno successivo quando, pur giocando da fuoriquota, mette a segno 19 gol. Il trasferimento ai cugini del Quartu 2000 lo consacra: trascina la squadra ai playoff e vince la classifica cannonieri con 25 reti nella regular season, 3 negli spareggi e 2 in coppa Italia. Poi Samassi e Sant’Elia e altro titolo cannonieri con 24 centri, ancora Tavolara, Porto Corallo e Lanusei prima dell’arrivo in Gallura. Questo è il terzo anno che Christian Ibba gioca a San Teodoro. A suon di gol sta trascinando i viola in alto.

“Il mio obiettivo era di arrivare a venti gol e ci sono vicino” dice Ibba. “Mi trovo benissimo in questa squadra e la società non mi ha mai fatto mancare nulla. Ho tanti amici che mi fanno sentire come a casa”.

Domenica il Latte Dolce.

“Una gara importantissima e per noi sarà l’ultima spiaggia per arrivare primi. La capolista è una squadra quadrata e non molla mai, è la più forte ed ha già un piede in serie D”».

E’ il quarto anno che ha Tatti come mister e come estimatore.

“E’ uno degli allenatori più preparati della Sardegna, mi ha insegnato e ci insegna tanto ogni giorno, abbiamo la stessa visione del calcio”.

Titolare inamovibile, ha cambiato tante spalle.

“Quest’anno ho fatto coppia con Sias, Muresu, Cocco, Del Soldato, Fiori e Loddo, ciascuno ha caratteristiche differenti ma riesco ad adattarmi benissimo con tutti, non ho problemi”.

Oltre al calcio, le piace...

“Adoro viaggiare ma il mio interesse ora è tutto per il pallone, al futuro ancora non ci penso, voglio continuare a giocare ancora per molto”

Davanti a lei solo Borrotzu e Stocchino, tutti over 30. Chi potrà fare bene tra i giovani?

“Sicuramente il mio amico Argiolas, poi il mio compaesano Stocchino e Tedde, mi piacciono molto Palmas e Falchi del Latte Dolce. Tra i giovani mi sono piaciuti quelli della Ferrini e del La Palma. Mi hanno colpito anche Panai e il nostro Giuseppe Cocco il 96 più forte dell’Eccellenza e pedina fondamentale della squadra”.

Sergio Secci

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