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Cagliari col fiato sospeso per Marco Sau e Di Gennaro

di Roberto Muretto
Cagliari col fiato sospeso per Marco Sau e Di Gennaro

L’attaccante e il centrocampista restano in dubbio per la trasferta di Latina Oggi il responso sul bomber che ieri era a Como per una visita di controllo

09 febbraio 2016
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CAGLIARI. Marco Sau ieri era a Como per una visita medica programmata da tempo. L’attaccante del Cagliari tiene ancora col fiato sospeso tecnico e tifosi, anche se l’allarme sembra essere rientrato. Rispetto a sabato sera le sue condizioni fisiche sono migliorate ma fare previsioni è come avventurarsi in un vicolo cieco. Solo stasera o domani arriverà il responso dei medici, dopo che il giocatore si sarà sottoposto ad altri esami. Potrebbe essere a disposizione per la trasferta di Latina ma se non dovesse recuperare, lo sarà sicuramente per la gara della settimana successiva col Pescara. Per il bomber di Tonara è un’altra stagione travagliata. Non riesce mai ad essere al top della forma. Appena sta meglio c’è sempre qualche altro intoppo che lo frena. Un problema che il Cagliari ha superato grazie ad un organico di prima qualità, altrimenti la corsa verso la serie A si sarebbe complicata.

Il regista. Con Marco Fossati squalificato, diventa fondamentale recuperare Davide Di Gennaro. Il centrocampista anche ieri ha svolto lavoro differenziato e resta in dubbio, anche se da Asseminello trapelano notizie confortanti. Già oggi, al massimo domani, dovrebbe unirsi al gruppo. A Latina sarà un’altra partita difficile in un ambiente “caldissimo”. Poter contare su un uomo d’ordine come Di Gennaro diventa vitale. Non solo perchè può dare qualità al gioco del Cagliari, ma anche sul piano caratteriale. Il centrocampista ha personalità da vendere e non si fa condizionare da fattori esterni.

Un mese di fuoco. Quattro gare che potrebbero lanciare definitivamente il Cagliari verso il traguardo. Latina e Cesena in trasferta, Pescara e Novara al Sant’Elia. Partite difficili, contro avversari che non sarà facile superare. I rossoblù avranno uno stimolo in più contro Pescara e Novara, squadre con le quali hanno perso all’andata, meritando la sconfitta. In entrambe le occasioni il Cagliari ha peccato di presunzione, ha pensato che bastasse fare il minimo per portare a casa il risultato. Ma sono state “scottature” che sono servite, perchè i giocatori hanno capito quando sia difficile la serie B e da qual momento hanno cambiato l’atteggiamento.

L’obiettivo. L’allenatore della capolista ha calato la maschera: «Dobbiamo andare in serie A e dobbiamo farlo da primi in classifica». E’ la conferma che il Cagliari ha provato un grande senso di fastidio quando ha dovuto guardare il Crotone dal basso verso l’alto. Uno stimolo importante per non avere cali di tensione e mantenere alta la concentrazione. «Noi l’abbiamo detto subito che puntiamo alla promozione - ha spesso sottolineato Rastelli -, altri hanno provato a nascondersi. Ci teniamo moltissimo a tagliare per primi il traguardo e non c’è dubbio che i mezzi per farlo non ci mancano». Parole significative che indirettamente sono un messaggio al gruppo che, subito dopo la sosta, sembrava aver dimenticato concetti ormai dati per scontati. Il richiamo del mister in questa direzione è stato fortissimo. Una scossa all’interno di uno spogliatoio che si è rimesso subito in carreggiata. Ora serve una conferma in un mese dove, forse, si decide il campionato.

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