La Nuova Sardegna

VALLEDORIA. Sconfitta immeritata per il Valledoria che perde la gara a una manciata di minuti dalla fine delle ostilità, per delle grosse responsabilità da parte di una difesa distratta nelle fasi finali del match. Infatti due minuti prima di subire la rete del definitivo 2 - 1, Sini aveva effettuato un retropassaggio da brividi su Trini. Ma non contenti di questo errore, prima Casu regalava un angolo agli avversari, successivamente sul susseguente corner Trini usciva maldestramente di pugni nella sua area, il suo rinvio corto e mal indirizzato avvantaggiava la testa di Porcu, che indisturbato colpiva la sfera con la porta completamente sguarnita. Da quel momento in poi la partita si chiudeva con dei tentativi sterili da parte della squadra di casa ben controllati da una robusta e valida difesa ospite che oggi al comunale Bayslak non ha mai concesso nulla agli attaccanti locali. Lla squadra di mister Spini dopo ben 4 sconfitte consecutive scende in campo per portare via un risultato positivo e non di certo per vincere la gara. Anche mister Ventricini però non manda in campo una squadra a trazione anteriore, perché Ferreira si trova il più delle volte solo a lottare contro 5 uomini in linea a difendere l’estremo Zanda. Oggi sia Dettori, sia Auzzas sulle fasce laterali sono in giornata no. Soprattutto a centrocampo si nota l’assenza di Poddighe, oggi a riposo per scontare una giornata di squalifica. Al 17’ Casu, entra in ritardo su Caddeo, il direttore di gara vede un contatto e concede il penalty alla squadra ospite. Si incarica del tiro Fanni, che spiazza Trini e sigla il momentaneo vantaggio. Due minuti più tardi il signor Scifo vede un rigore ai danni di Auzzas, trattenuto da Curreli. Si incarica del tiro Dettori, la palla colpita di collo pieno si deposita al centro della porta con portiere che invece tenta il tuffo alla sua destra. Arrivano le sostituzioni per il Valledoria, ma il modulo di gioco non cambia per il Valledoria e neanche il gioco ne trae beneficio. Invece, forse la stanchezza dei padroni di casa, e la sfortuna portano in regalo al Monastir una vittoria insperata.

Giulio Favini