La Nuova Sardegna

Sport

Atletica maschile, il 2015 si è rivelato l’anno dei giovani

Atletica maschile, il 2015 si è rivelato l’anno dei giovani

Fenu, tecnico regionale Fidal: cresciuti elementi di valore come Agrusti (marcia) il lunghista Musso e Meloni nell’alto

03 gennaio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. «Un anno di risultati abbastanza buoni e nel quale si sono messi in evidenza molti giovani che fanno ben sperare per il futuro dell'atletica sarda»: così Giorgio Fenu, vice responsabile tecnico regionale della Fidal e responsabile del settore velocità, commenta i dati relativi alle graduatorie sarde 2015 del settore maschile e l'andamento del movimento nella stagione agonistica appena conclusa.

«Sono cresciuti due atleti di valore assoluto, come il lunghista oristanese Antonmarco Musso e Eugenio Meloni nell'alto, entrambi medaglia di bronzo ai tricolori assoluti, e poi il marciatore sassarese Andrea Agrusti che ha esordito nella 50 km centrando un ottimo secondo posto. Assieme a loro – continua il tecnico sassarese, ex atleta e ora responsabile tecnico del Cus Sassari per cui segue vari atleti di buon livello – molte speranze sono riposte nei tanti validi atleti junior, soprattutto quelli che hanno fatto parte della rappresentativa regionale Fidal che ha partecipato all'incontro nazionale di Caorle. Tra gli atleti di valore penso che nel settore velocità vadano segnalati gli junior Hillary Polanco, Riccardo Guiso e Daniele Pisanu, oltre Marco Muscas che è stato sempre tra i più in forma dello sprint sardo nell'arco della stagione. Molto bene ritengo abbia fatto anche Gianmarco Pira, primatista sardo dei 110 ostacoli che primeggia nelle due gare della specialità e si difende bene anche nei 200».

E gli altri settori?

«Il lungo, oltre il citato Musso, ha buoni numeri con Elias Sagheddu, Andrea Pianti e l'allievo Enrico Sorano che sono tra i migliori della loro categoria a livello nazionale; nel lancio si è confermato su buoni livelli lo junior sassarese Michele Mura che promette molto bene in una specialità in cui Francesco Fedeli dice sempre la sua. E nel giavellotto c'è un buon fermento».

C'è qualche settore che non ha mantenuto le promesse e che vede in calo?

«Il mezzofondo, come è possibile vedere dal raffronto delle graduatorie 2014 e 2015, non ha mantenuto le attese della vigilia ma i motivi sono diversi da caso a caso. Ci sono giovani, come Riccardo e Andrea Usai, Sebastiano Piredda, Simone Pulina, Antonio Carta e Salvatore Mei che ci auguriamo che nel 2016 possano esprimersi al meglio e competere a livello assoluto con quelli che rappresentano l'elite regionale della specialità come Giuseppe Mura, Marco Moi, Giannicola Mula, Gabriele Motzo e altri».

Roberto Spezzigu

In Primo Piano
Turismo

In Sardegna un tesoretto di 25 milioni dall’imposta di soggiorno: in testa c’è Olbia

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative