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Presidente, se proprio deve rinunciare affidi la squadra ai tifosi sassaresi

Riceviamo e pubblichiamo * * * Caro Presidente, questa mia lettera arriva dopo le (ennesime) tediose critiche rivolte da molti tifosi a Lei e ad alcuni giocatori. Tifo Dinamo da quando il play maker...

27 dicembre 2015
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Riceviamo e pubblichiamo

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Caro Presidente,

questa mia lettera arriva dopo le (ennesime) tediose critiche rivolte da molti tifosi a Lei e ad alcuni giocatori.

Tifo Dinamo da quando il play maker era Sergio Milia. Ho assistito ai primi allenamenti di Floyd Allen e Tom Sheehey. Mio figlio è stato preso in braccio dai cugini Diener e ha giocato con Tony Easley alle feste della squadra. Non sono, insomma, un tifoso dell'ultima ora.

Quando, nell'estate del 2011, ha annunciato la Sua intenzione di acquistare le quote della società, salvandola dalla cessione a imprenditori "continentali", ho provato una profonda gratitudine; divenuta ammirazione alla fine della passata entusiasmante stagione.

In questo momento però l'euforia per la vittoria della Supercoppa, della Coppa Italia e, soprattutto, dello Scudetto non sono altro (sembra paradossale anche solo pensarlo, figuriamoci scriverlo) uno sfumato ricordo.

Si sa, i problemi dell'Umanità sono ben altri, ma per un tifoso l'annuncio dell'esonero di Meo, prima, e delle Sue dimissioni (seppur posticipate) sono un duro colpo da assorbire.

Sono sicuro che il Coach troverà presto una degna sistemazione.

La Sua rinuncia è, però, tutto un altro paio di maniche.

Lei, a quanto è dato sapere, è non solo il Presidente, ma anche l'unico proprietario della società. Dal momento che ha dichiarato in diverse occasioni che non intende tornare sui suoi passi, mi sono chiesto se sia verosimile che Stefano Sardara consegni la barra del timone a qualcun altro e nel contempo non ceda le quote della società.

Auspico quindi che ci ripensi e rimanga per gli anni a venire sia come proprietario che come presidente della società; ma se proprio non fosse possibile ritengo che, paradossalmente, questo sia il momento giusto per realizzare il sogno di far diventare la Dinamo un patrimonio di tutti i veri tifosi.

Si potrebbe verificare la fattibilità della trasformazione della Polisportiva Dinamo in una società per azioni ai fini della promozione di una procedura pubblica di vendita della società.

Potrebbe così essere realizzato l'azionariato popolare di cui tanto si è parlato.

Forse non sarà facile come vendere ad un unico acquirente (o a pochi acquirenti), ma in questo modo si eviterebbe il rischio di cessazione dell'attività e/o di cessione a imprenditori non sassaresi. Nel contempo Lei darebbe a tutti i tifosi che credono nel progetto Dinamo la possibilità di dare un contributo concreto, smentendo inoltre i malfidati e gli ipercritici.

Certo non siamo in Spagna, ma se la risposta dei sardi fosse quella che ci si può aspettare, con le debite proporzioni potremmo avere una sorta di organizzazione sul modello barcellonese (ovviamente in formato ridotto). Cordialità

Andrea Giordo

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