La Nuova Sardegna

CAPO D'ORLANDO. Banco travolgente, il lungo tour cominciato a Mosca si conclude con una vittoria di 25 punti (77-52) a Capo d'Orlando che rilancia la squadra di Calvani nel gruppo che insegue la capolista Milano con due punti di ritardo. Si ritorna in campo giovedì al PalaSerradimigni con l'affascinante sfida di Euroleague col Maccabi Tel Aviv.

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Ecco la cronaca:

Pre-gara. Manca poco al Palafantozzi di Capo d'Orlando alla palla a due della sfida tra i padroni di casa della Betaland e il Banco di Sardegna, uno dei due posticipi (l'altro è Pesaro-Cremona) della nona giornata della Serie A di basket. I biancoblù, reduci dalla positiva prestazione di Mosca in Euroleague, si presentano per la prima volta in campionato col nuovo coach Marco Calvani in panchina.

Primo quarto. La Dinamo parte alla grande trascinata da Varnado, che tiene fede per la prima volta al suo nickname Tornado e fa il vuoto sotto i tabelloni in attacco e in difesa. Gli uomini di Calvani schizzano avanti 7-1 e 11-2, poi coi primi cambi smette di segnare e Capo d'Orlando rientra fino al 13-9, il finale è ancora tutto della Dinamo che chiude il primo quarto sul 18-11.

Secondo quarto. Valanga Dinamo. La squadra di Calvani domina dall'inizio alla fine e scava un solco profondissimo, 39-22 alla sirena di metà gara dopo essere stata sul 39-20, mentre gli avversari dimostrano di avere una marcia in meno. Il punteggio è progressivo, una tripla di petway sigla il +10 (23-13) e da lì in poi non c'è partita: 28-14, 32-16, 39-20 e canestro incassato all'ultimo secondo come da tradizione. La difesa biancoblù forza l'attacco avversario a 11 palle perse e sotto canestro il conto dei rimbalzi è favorevole, Capo d'Orlando fa una fatica mostruosa a segnare. Tutti distribuiti i punti tra i giocatori della Dinamo: 8 Eyenga, 7 Varnado, 5 Haynes e Stipcevic.

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Terzo quarto. Si segna poco ma la Dinamo difende duro e quando suona la terza sirena Capo d'Orlando ha segnato appena 38 punti. Il parziale non è esaltante (17-16), la panchina con Devecchi e Formenti puntella la difesa e i padroni di casa non riescono nel tentativo di buttarla sulla bagarre, picchiando duro e alternando la zona.

Ultimo quarto. Non c'è storia, non c'è partita. Finisce 77-52 con Capo d'Orlando che finisce stritolato dalla difesa biancoblù, efficace in tutti momenti grazie anche all'alternanza ossessiva tra uomo e zona. I padroni di casa provano a spingere in avvio di quarto (56-42) in un momento nel quale, ancora, si segna poco e lo spettacolo latita, poi il Banco innesta il turbo con Haynes ed Eyenga e la partita si chiude, gli ultimi minuti sono un semplice garbage time.