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Il Cagliari ritrova Farias l’uomo più decisivo della B

di Roberto Muretto
Il Cagliari ritrova Farias l’uomo più decisivo della B

Il brasiliano con i suoi gol ha portato dodici punti nella cassaforte rossoblù Domani contro il Brescia potrebbe fare coppia con Melchiorri in attacco

27 novembre 2015
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di Roberto Muretto

CAGLIARI

La seconda peggior difesa del campionato (23 gol subiti, peggio ha fatto solo il Como con 26) contro l’attacco più prolifico (30 gol segnati). Può essere sintetizzata così la sfida di domani tra Brescia e Cagliari. Ma non bisogna farsi trarre in inganno dalle apparenze, per i rossoblù non sarà come sbrigare una pratica di ordinaria amministrazione. E’ una partita difficile, una “trappola” da evitare. Come? Scendendo in campo con la determinazione e la cattiveria agonistica fatta vedere alla Spezia. La squadra di Massimo Rastelli insegue il pokerissimo, consapevole che questo è il momento più importante della stagione. Va sfruttata l’occasione di fare il vuoto alle proprie spalle, considerato che le dirette concorrenti stanno balbettando.

Bocche da fuoco. Il Cagliari ritrova due giocatori fondamentali: Marco Sau e Diego Farias. Il primo non è ancora al massimo e probabilmente comincerà dalla panchina per poi avere uno spazione a gara in corso. Il brasiliano, invece, scalpita, vuole riprendersi la maglia da titolare. Dopo lo speezzone contro l’Ascoli, è il principale candidato per affiancare Melchiorri in attacco, con Joao Pedro nel ruolo di trequartista. Le statistiche dicono che Farias è il giocatore più decisivo della serie B. Ha portato con i suoi gol (sei finora) 12 dei 32 punti del Cagliari. I gol decisivi dell’attaccante hanno prodotto le vittorie contro Crotone (4-0), a Chiavari con l’Entella (3-1), col Cesena (3-1) e col Trapani (4-1-). Prima dell’infortunio che lo ha fermato per un paio di settimane era il bomber della serie B, ora è stato scavalcato. Il suo obiettivo è riprendersi quel “trono”.

Duttilità. Farias è un giocatore che può giocare in tutti i ruoli dell’attaccante, ma anche da trequartista. Va bene per il 4-3-1-2 (gioca dietro le punte o esterno); per il 4-3-3 (esterno a destra o a sinistra) e per il 4-4-2 (da seconda punta). Tutti moduli utilizzati dal tecnico rossoblù. Spaziando su tutto il fronte d’attacco, non dà punti di riferimento agli avversari, capacità che diventa un valore aggiunto e lo ha già dimostrato in diverse partite.

Scelte difficili. Rastelli è felice di non essere costretto a fare scelte obbligate. Ed ha anche un’altra grande fortuna: allena un gruppo unito, nel quale tutti remano nella stessa direzione. Non ci sono invidie e chi sta fuori accetta senza fare il muso lungo le decisioni del mister. Non è facile lasciare fuori uno come Giannetti («siamo tanti davanti, ma non è un problema. Anzi è uno stimolo per tutti a fare sempre meglio», le sue parole) che contro l’Ascoli è stato uno dei migliori in campo. Ma Rastelli non guarda in faccia a nessuno e va avanti per la sua strada. L’esempio più recente l’esclusione di Salamon a favore di Krajnc. Eppure il difensore polacco aveva giocato una partita perfetta alla Spezia. Evidentemente lo sloveno con Ceppitelli è la coppia di centrali che considera più assortita.

Gli avversari. C'è voglia di riscatto in casa Brescia dopo il poker subito a Brescia. Lo conferma il centrocampista Tomasz Kupisz. «Sappiamo di aver fatto una brutta prestazione al “Curi”. Lo abbiamo capito subito. In questi giorni stiamo lavorando per dimenticare la sconfitta, valutare gli errori fatti e prepararci al meglio per la gara con il Cagliari. La sfida contro la capolista è una partita bellissima da affrontare, il Cagliari è forte, ma non dobbiamo avere paura. E’ l’occasione giusta per poter dimostrare il nostro valore. Una bella opportunitàper far vedere che anche noi siamo forti e non certo quelli visti sbato scorso a Perugia».

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