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Il Cagliari vuole suonare l’ottava sinfonia

di Roberto Muretto
Il Cagliari vuole suonare l’ottava sinfonia

I rossoblù ospitano l’Ascoli e cercano l’ennesima vittoria al Sant’Elia: si ferma Capuano, giocano Di Gennaro e Murru

23 novembre 2015
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CAGLIARI. Che per Rastelli ci sia l’imbarazzo della scelta è confermato dalla lista dei convocati. Sono 23 i giocatori in ritiro col mister. Anche se all’ultimo momento c’è stato il forfait di Capuano che ha sentito un dolorino durante la rifinitura e non ci sarà. La gara con l’Ascoli è una trappola. Se ci si ferma a guardare la classifica, il Cagliari dovrebbe avere già in cassaforte i tre punti. In realtà non sarà una passeggiata contro un avversario che ha un grande vantaggio: non ha nulla da perdere e giocherà con la testa libera. Rastelli non è uno sprovveduto, sa che sottovalutare l’impegno sarebbe un autogol. Ha stimolato e motivato la squadra decisa a proseguire la serie positiva. Finora in casa non c’è stata trippa per gatti, i rossoblù vogliono proseguire su questa strada.

Buone notizie. Sau e Farias sono giocatori che fanno la differenza. Averli nuovamente a disposizione è importantissimo. I due attaccanti tornano nel momento in cui il Cagliari ha la possibilità di fare il vuoto alle sue spalle ed è atteso da un mese di dicembre intenso. Entrambi scalpitano per dare il loro contributo. E’ probabile che comincino dalla panchina ma poter contare su bocche da fuoco del loro calibro, fa stare tranquillo il tecnico perchè ha più frecce nel suo arco.

Doppio regista. Rispetto alla squadra che ha vinto alla Spezia le novità saranno due: in difesa Murru sostituirà Capuano a sinistra; a centrocampo torna Di Gennaro che completerà il reparto con Fossati e Dessena. Avere due costruttori di gioco è una soluzione ormai consolidata e non più un esperimento. E’ probabile che stasera il Cagliari cominci col trequartista, anche se Joao Pedro avrà libertà di movimento e sarà lui a decidere quando mettersi sulla stessa linea degli attaccanti. Melchiorri e Giannetti, che domenica scorsa hanno giocato alla grande al “Picco”, sono pronti a ripetersi.

Gli avversari. La vittoria a Perugia ha avuto l’effetto di un ricostituente per i marchigiani. Mangia ha potuto lavorare con più tranquillità sul piano tattico. Oggi l’Ascoli giocherà con una sola punta (Cacia, giocatore che è sempre piaciuto tanto a Cellino), supportato da Bellomo. Sarà un 4-4-1-1 con Perrone Grassi centrali di centrocampo, Giorgi e Almici esterni. In campo un solo ex, Canini, giocatore che ha trascorso a Cagliari il periodo più bello della sua carriera. AssentiAddae, squalificato, Altobelli e Lanni, infortunati.

Pari bandito. Nelle sfide tra Rastelli e Mangia o si vince o si perde. Per ora è in vantaggio il tecnico rossoblù, due vittorie contro una del collega. Mentre l’allenatore rossoblù non ha mai incontrato l’Ascoli da quando siede in panchina. E’ una sfida inedita. Mangia, invece, ha un solo precedente con i rossoblù. Nella stagione 2011-2012, quando allenava il Palermo, ha battuto il Cagliari per 3-2 alla “Favorita”. Un bel ricordo che l’ex ct dell’Under 21 si augura possa essere di buon auspicio.

L’arbitro. Daniele Minelli non ha mai diretto il Cagliari. E nemmeno l’Ascoli. E’ la prima volta in assoluto al Sant’Elia per il fischietto di Varese. Mentre ha già diretto squadre guidate da Rastelli e Mangia. Il mister rossoblù ha uno score di quattro vittorie, due pareggi e tre sconfitte; quello marchigiano ha vinto nell’unica occasione che ha incontrato sulla sua strada questo “fischietto”.

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