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Il Cagliari prova a cambiare marcia

di Roberto Muretto
Il Cagliari prova a cambiare marcia

I rossoblù ricevono il Trapani (imbattuto in trasferta), servono i tre punti per far tornare il sereno dopo il ko a Novara

24 ottobre 2015
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CAGLIARI. Non è stata una settimana facile per il Cagliari. La sconfitta di Novara è come un fantasma che si aggira nel centro sportivo di Assemini. Non servono riti scaramantici per mandarlo via, c’è un solo modo: battere oggi il Trapani. Per farlo, i rossoblù dovranno scendere in campo con la sciabola, dimenticandosi il fioretto negli spogliatoi. Rastelli ha mandato un nuovo messaggio alla squadra: è fondamentale l’approccio alla partita, quello che i suoi hanno sempre sbagliato nelle gare in trasferta. Finora al Sant’Elia nessuno a preso punti, ma i siciliani fuori casa sono imbattuti ed erano “vergini” fino a sabato scorso quando hanno ceduto sul proprio campo al Pescara. Sono sufficienti questi dati per dire che il match di oggi pomeriggio non sarà una passeggiata.

Dubbi e assenze. Non è una scusante ma è vero che Rastelli tra infortuni e convocazioni nelle varie nazionali, ha sempre dovuto fare i conti con le assenze. Sarà così anche questa volta. A Balzano, Munari e Capuano, si sono aggiunti Sau e Barreca. C’è Giannetti, costretto a giocare con una mascherina protettiva. Rastelli è probabile che cominci la gara con il 4-4-2. Di Gennaro e Fossati in mezzo al campo, Joao Pedro a destra e Farias dalla parte opposta. Se Dessena si abbasserà sulla linea dei difensori (Krajnc potrebbe rilevare Ceppitelli), a sinistra ci sarà Pisacane. Murru sembra destinato anche questa volta alla panchina. In avanti la coppia Melchiorri-Giannetti, anche se l’opzione Cerri non è da scartare.

Gli avversari. Serse Cosmi vive la partita intensamente. Si dimena più o meno come Antonio Conte. L’allenatore del Trapani non ha preso bene lo 0-3 casalingo di sabato scorso e ha strigliato la squadra. "A Cagliari bisogna andare con la consapevolezza di dover giocare al massimo, e con i giocatori che abbiamo a disposizione abbiamo delle buone possibilità. Anche loro arrivano da una sconfitta, forse più grave della nostra, e poi in casa hanno sempre vinto. Nella nostra coscienza sappiamo di affrontare una squadra fortissima», le parole del mister. Siciliani con il 4-3-1-2. Il recupero di Coronado (trequartista) consente di confermare questo modulo, con Citro e Montaldo a cercare di fare male a Storari, Scozzarella direttore d’orchestra a centrocampo, aiutato da Ciaramitaro e Barillà.

La tattica. Il Trapani è una squadra che sfrutta molto le corsie. Gli esterni bassi accompagnano sempre l’azione e in fase di non possesso, quasi sempre tutti stanno dietro la linea della palla. Il Cagliari ha le armi per scardinare la difesa di Cosmi ma dovrà far circolare velocemente la palla ed evitare di esagerare con i tocchi orizzontali. Occhio, però, a non concedere spazi, i siciliani hanno già dimostrato di essere letali se possono giocare il pallone in campo aperto.

Mai in campionato. E’ la prima volta in assoluto che le due squadre si sfidano con in palio i tre punti. L’unico precedente risale all’estate scorsa in coppa Italia. A Trapani i rossoblù sono riusciti a passare il turno ai rigori. Mentre Rastelli e Cosmi si trovano faccia a faccia per la quarta volta. E’ sempre finita 1-1, risultato che oggi andrebbe benissimo agli ospiti, mentre per il Cagliari sarebbe una mezza sconfitta. Cosmi non ha un buon bilancio col la squadra sarda: tre sconfitte e un pareggio.

La prima volta. A dirigere la sfida del Sant’Elia è stato designato Antonio Rapuano di Rimini. L’arbitro non ha precedenti con le due squadre. E nemmeno con i due allenatori. Per ora ha diretto solo tre partite in serie B e per due volte hanno vinto le formazioni che giocavano in casa, una quelle in trasferta. Il Cagliari spera nel detto: non c’è due senza tre.

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