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Calangianus, spavalderia da capolista

di Pietro Zannoni
Calangianus, spavalderia da capolista

Giallorossi non più soli in vetta, ma il tecnico Sassu è felice del pari col La Palma

21 ottobre 2015
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CALANGIANUS. Giù il cappello davanti ad Alessandro Sassu, 29enne allenatore del Calangianus, tornato con i suoi ragazzi dalla difficile trasferta di Cagliari contro il La Palma Monte Urpinu con un 2-2 pieno di significati. Perché gli consente di mantenere il primo posto in classifica, seppure non più da solo ma in condominio con Atletico Uri, Latte Dolce e San Teodoro, che vincendo hanno agganciato i giallorossi.

«Certamente – dice Sassu – la squadra ha dimostrato una forza e una compattezza davvero grandi. Siamo andati un po’ in barca nei primi 5 minuti, durante i quali abbiamo subìto il primo gol, ma i ragazzi hanno reagito e sono stati bravi a prendere le misure all’avversario, pareggiando e e poi portandosi in vantaggio. Segno di maturità e di consapevolezza nei propri i mezzi».

Persino spavaldi. Sul 2-2 il Calangianus è rimasto in 10: a quel punto ha tolto un centrocampista per una punta.

«Questo fa capire come si sentiva la squadra. Ci eravamo accorti che il La Palma era sulle gambe – spiega il tecnico – e che , anche se in inferiorità numerica, dovevamo cogliere la vittoria. Ci abbiamo provato, ci sono state tre occasioni e il loro portiere si è superato».

Un mister giovane ma consapevole della forza dei suoi. Come mai ha preferito il baby Nicolli e in mezzo ha schierato Deriu e non capitan Gori?

«In settimana osservo tutti ed ho visto che Nicolli, forte e preparato, poteva darmi una mano. E così è stato, con giocate semplici ma sempre incisivo è riuscito a farsi valere. Per quanto riguarda l’inserimento di Deriu, devo dire che ho un bel gruppo di giocatori maturi e ogni tanto è bene che si conceda un turno di riposo a qualcuno. Ma tutti sono ben validi, come dimostra la classifica».

Dove arriverà questo Calangianus ?

«Puntiamo a una salvezza tranquilla, nulla di più. Inoltre, cercheremo di migliorarci senza fare i presuntuosi ma ben consapevoli del valore degli avversari, che di certo abbiamo sorpreso con la nostra partenza».

Ora arriva il Tonara.

«Ha appena perso con il San Teodoro, ma è tosta, è una neo promossa, ha una gran qualità nell’agonismo e noi non possiamo distrarci. Se domenica al “Signora Chiara” ci sarà il pienone sugli spalti, sarà più facile batterlo».

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