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L’Olbia fatica e non decolla ma Biagioni non si tocca

di Dario Budroni
L’Olbia fatica e non decolla ma Biagioni non si tocca

La società crede nel mister e dopo il ko con la Torres si attende la svolta Due partite di fila in casa (da vincere): prima con il Lanusei, poi con il Muravera

16 ottobre 2015
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OLBIA. Questa è la più dura da digerire. La sconfitta si blocca nello stomaco e aumenta il malessere di una squadra che non riesce proprio a spiccare il volo. L’Olbia mercoledì ha perso il derby in casa della Torres. Stava addirittura vincendo: è stata sopra di un gol per circa un’ora, ma si è fatta clamorosamente rimontare nel giro di tre minuti. Risultato: 2-1 per i sassaresi. Un brutto colpo che evidenzia il periodo no della squadra di Oberdan Biagioni. Ora non resta che rimboccarsi le maniche ancora una volta. E sperare di vincere almeno domenica al Bruno Nespoli contro il Lanusei. Perché la vittoria manca ormai dal 20 settembre.

Numeri cattivi. Il cammino dell’Olbia è al di sotto delle aspettative. La squadra sembra non conoscere la parola continuità. Fa troppa fatica a vincere, sembra non avere la giusta mentalità, non riesce a imporsi neanche su avversari meno importanti sul piano tecnico. L’Olbia ora viaggia nella parte bassa della classifica del girone G di serie D con 8 punti raccolti in sette giornate. Le vittorie sono due (su Castiadas e Flaminia), anche i pareggi sono due (Trastevere e Rieti), mentre le sconfitte sono tre (Nuorese, Grosseto e Torres). La vetta è lontana 8 punti. E i gol fatti sono 11. Al momento hanno segnato solo i tre attaccanti: 5 Giglio, 4 Molino (sempre su rigore), 2 Mastinu. Anche i gol subiti sono 11. E sono decisamente troppi.

Autunno maledetto. È una storia già vista. Da anni succede sempre la stessa cosa: l’Olbia si presenta ai nastri di partenza con una squadra piuttosto competitiva, ma ci mette sempre qualche mese prima di fare sul serio. La società, per risolvere la situazione, è sempre dovuta ricorrere agli esoneri. Oberdan Biagioni, per esempio, è stato chiamato due volte dopo altrettanti ribaltamenti di panchina. La prima volta ha portato l’Olbia al quarto posto, la seconda addirittura al terzo. Insomma, il tecnico romano è uno che sa come guarire i mali olbiesi. Ma quest’anno anche Biagioni, che per la prima volta si ritrova ad allenare l’Olbia da inizio campionato, sta facendo una certa fatica a far quadrare i conti. La società però non ha preso in considerazione l’opzione dell’esonero. La dirigenza crede in Biagioni. Ma è chiaro che servirà una chiara e veloce inversione di tendenza.

E adesso il Lanusei. L’Olbia, dunque, ora punta a ripartire. Davanti a sé ha due partite di fila in casa. Domenica innanzitutto giocherà alle 15 contro il Lanusei. I bianchi dovranno fare a meno degli squalificati Alessandro Steri e Roberto Doddo. Anche Biagioni dovrà scontare una squalifica, quindi in panchina si siederà il vice Pippo Serreri. Il Lanusei non è una schiacciasassi, ma è comunque bravo a mettere in difficoltà i suoi avversari. Ora ha 10 punti in classifica (2 più dell’Olbia) e vuole riscattarsi dopo il pesante 0 a 5 rimediato domenica scorsa dal Muravera. E sarà proprio il Muravera la squadra che l’Olbia dovrà affrontare domenica 25 ottobre, ancora una volta in casa.

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