Cantù non fa più rima con tabù la Dinamo espugna il Pianella
Nel posticipo i sassaresi riescono a violare il palazzetto brianzolo al decimo tentativo Prova di carattere di Logan e compagni, bravi a condurre il match dall’inizio alla fine
Buona la decima, ma non è stato facile neppure stavolta. La Dinamo sbanca il Pianella di Cantù per la prima volta nella sua storia, dopo 9 tentativi andati a vuoto, e conquista la seconda vittoria in due giornate di campionato. Tra vecchi fantasmi e nuovissime certezze, i sassaresi di Meo Sacchetti superano l’Acqua Vitasnella per 75-86 al termine di un match condotto dal primo all’ultimo minuto. Non era scontato, si diceva, perché nonostante alcuni sprazzi di grandissimo basket, la Dinamo si è ritrovata più volte i volitivi canturini alle calcagna. È stato proprio in quei frangenti che Logan e compagni hanno espresso il miglior gioco: come nel secondo quarto (massimo vantaggio, 26-43), a metà del terzo (controbreak di 8-1 dopo il -4 canturino) e nell’ultimo quarto (10-2 dopo che i brianzoli si erano riportati sul -5 con due triple di fila).
La prima fuga. Difesa, corsa e un certo ordine portano subito i sassaresi avanti. Cantù paga le pessime percentuali al tiro mentre Petway infila due triple e Brian Sacchetti, appena entrato, infila dall’angolo la bomba del +9: 8-17 a 3’17”. La Dinamo però si raffredda e anzichè affondare il colpo si trova con l’ex Amedeo Tessitori che mette una pezza (12-19 alla prima sirena). La Dinamo entra in campo per il secondo quarto con le idee ancora più chiare. La difesa, con Stipcevic e Devecchi, si chiude a riccio e il motore biancoblù spinge a tutta in contropiede. Le schiacciate di Varnado e Petway allungano il break sassarese: al 13’ è +14 (15-29). La Dinamo resta padrona del campo ma Eyenga ne combina troppe. Sacchetti ferma i giochi per parlare con i suoi. La risposta è immediata: Stipcevic colpisce da fuori, Varnado recupera palla e Logan deposita da sotto, poi Alexander vola in cielo a schiacciare a difesa schierata il punto del +17 (24-41). A rianimare ancora i canturini è Eyenga, che commette fallo e poi si fa fischiare un tecnico. Abass e Ross rianimano Cantù, che arriva all’intervallo sul -12 (36-48).
Cantù ci prova. Il divario resta ampio ma il match continua ad essere accesissimo. La Dinamo non riesce a scappare, Varnado commette un antisportivo (terzo fallo personale) e Cantù riprende coraggio, spinta da Heslip e Abass (47-55). Eyenga non si sblocca e due canestri di fila di Ross riaprono il match: 53-57 a 2’15”, con un break di 10-2. È ancora timeout ed è ancora grande Dinamo: Haynes riscatta una gara pessima con due canestri ad alto coefficiente di difficoltà e spinge i sassaresi al controbreak: 8-1 e terzo periodo che si chiude su un più confortevole +11: 54-65. Il tutto con 6 errori di fila dai 6,75. Cantù ci prova ancora (62-67 a 7’) e i soliti fantasmi del Pianella si fanno vivi.
Il ruggito finale. A scacciarli ci pensa Logan con un canestro straordinario: i biancoblù riprendono giri, con Haynes che inizia il suo show. In un attimo è di nuovo +12 (62-74) ed è finalmente la spallata giusta, perché Cantù non ne ha più, mentre Haynes è scatenato. La Dinamo chiude giocando sul velluto, con la schiacciata di Eyenga (di nuovo +17, 69-86) che vale come la pietra tombale su una vittoria (75-86) quanto mai attesa. Dopo avere chiuso definitivamente anche la questione Cantù, si può riprendere a parlare d’altro. Per esempio di una bella Dinamo.
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