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Massimo Rastelli spinge il Cagliari: "Dobbiamo tornare a vincere"

L'allenatore del Cagliari Massimo Rastelli
L'allenatore del Cagliari Massimo Rastelli

Il tecnico rossoblù non ha dubbi: "Anche il Cesena è stato costruito, come noi, per vincere. Ma tende a nascondere le proprie ambizioni"

10 ottobre 2015
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CAGLIARI. Dopo la prima sconfitta, il Cagliari prova a ripartire. Domenica (12,30) col Cesena sarà una sfida tra squadra che condividono il primato in classifica. Massimo Rastelli conosce le difficoltà della gara oltre a pregi e difetti del Cesena. "E' una partita fra due squadre costruite per vincere il campionato, con la differenza che noi lo abbiamo sbandierato e loro no. Scenderanno in campo undici giocatori, al di là delle assenze. Sia noi che loro abbiamo tante defezioni, credo che noi abbiamo qualcosa in più: sono convinto che faremo una grande prestazione e naturalmente spero di prendere i tre punti".

In totale saranno sedici-diciasette gli assenti. "Inutile polemizzare sulle regole dei nazionali - aggiunge Rastelli - anche se facciamo fatica a capirle. Chi andrà in campo sa quello che deve fare, la partita è importante ma non è ancora decisiva. Il Cesena ha una rosa ben costruita".

Rastelli, come sempre, non anticipa nulla sulle scelte che farà. "Le certezze arrivano dall'attacco - spiega -  mentre dietro e a centrocampo varieremo parecchio rispetto alle ultime uscite. I terzini? Vedremo come organizzarci, ho provato sia un centrocampista adattato che un giro di spostamenti fra difensori: deciderò dopo la rifinitura. Dalla settimana ho tratto buone indicazioni, i ragazzi si allenano sempre al massimo e sono sicuro che domani faranno una grande prestazione. I cambiamenti di formazione finora sono stati quasi sempre forzati, a parte un po' di turnover nella partita con l'Entella".

Rastelli entra nel merito sulle scelte così: "Non cambio formazione perché mi piace farlo, metto in campo quella che in ogni settimana si dimostra la squadra migliore. A Pescara ci abbiamo messo del nostro sbagliando qualche passaggio all'inizio, abbassando la nostra fiducia e facendo crescere quella degli avversari. L'orario delle 12:30 non è bello. Ma quando è iniziato il campionato sapevamo di doverci adattare e così faremo".

Il tecnico del Cagliari tiene tutti sulla corda e conferma che tutti i giocatori sono importanti nel progetto rossoblù."Tutti i giocatori possono stare fuori una partita o uno spezzone, questo non vuol dire che non ci siano elementi fondamentali per la squadra. Fossati e Di Gennaro sono fra i migliori registi della categoria. Il secondo è più fantasioso, mentre il primo è più geometrico e ha un gran senso della posizione. Joao Pedro? Una piccola involuzione di Deiola mi ha portato a provare il brasiliano più indietro e lui sa fare benissimo quel ruolo. So che Joao fa più fatica quando entra a partita in corso, quindi spesso gli trovo uno spazio dall'inizio".

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