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Il Banco contro l’antica maledizione

di Roberto Sanna
Il Banco contro l’antica maledizione

Lunedì sera a Cantù nel posticipo in onda su Sky gli uomini di Sacchetti provano a sfatare la tradizione avversa

09 ottobre 2015
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SASSARI. Superate il cento di Cantù e uscite in direzione Cucciago, oltrepassate la prima rotatoria e poi un semaforo, dritti per un chilometro scarso. Sulla sinistra, su una collinetta di fronte a un cimitero, c’è un vecchio capannone prefabbricato, rimodernato più volte, battezzato in maniera pomposa negli ultimi anni a seconda degli sponsor. Quello è il Moloch che ha sempre divorato la Dinamo, il palasport che tutta Italia e tutta Europa conoscono come il Pianella. Vecchio, inadeguato, ma carico di gloria, alzare gli occhi al cielo per osservare stendardi e maglie ritirate significa ripercorre gli anni ruggenti del basket italiano. Quando Cantù era il Cantucky e vinceva tutto grazie al suo vivaio , alle scelte azzeccate degli stranieri e anche alla capacità di trovare sponsor all’altezza. Il nuovo corso del basket ha deviato anche questo fiume ma per la Dinamo non è cambiato niente: a Cantù non ha mai vinto, in A2 come nei playoff scudetto. Nemmeno l’anno scorso, quando ha vinto il titolo e in Brianza hanno acciuffato i playoff sul filo di lana. Vediamo se lunedì lo scudetto sul petto potrà rivelarsi il talismano più potente di tutti.

Come quattro anni fa. Cantù-Dinamo alla seconda di campionato si è già giocata quattro anni fa. Era la Dinamo al primo anno della gestione Sardara, destinata poi ad arrivare in semifinale grazie alle prodezze sulla sirena di Drake Diener e Manuel Vanuzzo contro la Virtus Bologna. I biancoblù si presentarono al Pianella dopo un’agevole vittoria al PalaSerradimigni contro la Novipiù Casale ma trovarono una squadra veramente al top, reduce dalla finale scudetto e dalla Supercoppa perse sempre contro l’imbattibile Montepaschi Siena: Micov, Basile, Mazzarino, Markoishvili, Scekic, Leunen. Ortner, Marconato. Risultato di quel match 71-58 con Kito Benson letteralmente mangiato vivo (5 punti e 3 rimbalzi in 22’) dalla batteria di lunghi agli ordini di Andrea Trinchieri.

L’incubo di gara6. La sconfitta in assoluta più dura da mandar giù, e qualcuno ancora non c’è riuscito, resta però la gara6 dei playoff 2013, la serie maledetta, col Banco eliminato in gara7 a Sassari dopo essere stato avanti 2-0 e 3-2 nella serie. Proprio sul 3-2 il Banco stava per chiudere i conti al Pianella con un parziale di 23-13 nel terzo quarto, improvvisamente nell’ultimo quarto in campo cominciò a piovere di tutto tanto che la partita venne più volte interrotta ma mai sospesa definitivamente e alla fine nel delirio la spuntò Cantù per 3 punti. Un anno dopo Drake Diener disse: «Per me quella non è stata una partita di basket, ma qualcos’altro. Mai vista una cosa simile nella mia carriera». Poi ci fu l’altro choc di gara7 coi due match-ball sbagliati da Vanuzzo e Brian Sacchetti in pochi secondi. Gli Dei del basket evidentemente avevano deciso che quella serie la Dinamo non doveva vincerla, così come lo scorso giugno hanno deciso che era arrivato il momento di rimborsare con gli interessi quello che per Sassari fu un vero e proprio dramma sportivo.

La nuov a sfida. Si gioca lunedì alle 20,45, diretta su Sky Sport 2. Di fronte due squadre rinnovate, con obiettivi diversi. Cantù è tutta da scoprire e, dopo aver perso a Capo d’Orlando, chiede aiuto proprio al fattore campo. La Dinamo contro Cremona ha sofferto e ora sa che può svoltare psicologicamente: sbancare finalmente il Pianella metterebbe il turbo a tutto l’ambiente.

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