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Il Banco prepara la settimana europea

di Roberto Sanna
Il Banco prepara la settimana europea

I biancoblù hanno già la valigia in mano: in campo lunedì sera a Cantù e giovedì prossimo il “battesimo” a Istanbul

08 ottobre 2015
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SASSARI. Devotion, atto secondo. Tra Supercoppa, esordio con stendardi e overtime, personaggi emergenti, siamo arrivati quasi in sordina al countdown dell’Euroleague: il Banco scenderà in campo per la prima partita tra una settimana esatta a Istanbul contro il Darussafaka in un match che somiglia tanto a quello inaugurale giocato a Novgorod l’anno scorso perché potrebbe indirizzare da subito il cammino biancoblù in Europa. In un girone molto equilibrato e con alcune squadre che sembrano fuori portata , tutto può fare la differenza. E la Dinamo ha comunque il vantaggio di avere un rodaggio agonistico maggiore, visto che la stagione in Turchia comincerà nel prossimo week-end. Sarà inoltre l’inizio del lungo inverno biancoblù dal punto di vista della logistica, perché lunedì sera il Banco sarà impegnato a Cantù nel “monday night” del campionato e starà via da Sassari quasi una settimana.

Senza respiro. Il Darussafaka è una squadra molto bene attrezzata e batterla in trasferta non sarà semplice, ma il calendario che attende la Dinamo non è dei più leggeri: la settimana successiva il debutto casalingo sarà contro il Cska Mosca il 23 ottobre, non proprio l’avversaria ideale per recuperare un eventuale scivolone in Turchia. E poi due trasferte consecutive: la prima a Tel Aviv contro il Maccabi (29 ottobre), la seconda a Malaga (6 novembre), quindi la chiusura del girone di andata a Sassari contro il Brose Bamberg (13 novembre). Un programma durissimo, soprattutto perché l’esperienza dello scorso anno, con un calendario molto simile, ha insegnato che per quanto ci sia sempre spazio per recuperare non è bello partire troppo indietro altrimenti i margini diventano troppo risicati e nel girone di ritorno ogni partita rischia di essere una sentenza.

Le ambizioni. Le conosciamo: fare meglio dell’anno scorso e provare a infilarsi nelle prime quattro per accedere alla seconda fase, la tostissima Top 16 con due gironi da otto che promuovono ai playoff le prime quattro. Sarebbero quattordici ulteriori partite, un vero e proprio massacro, ma siamo al massimo livello e funziona così, è un’élite anche per questo motivo, servono risorse fisiche, finanziarie e societarie importanti. La prima fase vede quattro gironi da sei squadre, la storia dell’Euroleague insegna che con quattro vittorie (su dieci partite) si passa il turno, talvolta può accadere anche con tre successi e di solito entra in gioco la differenza canestri per cui è meglio non prendere imbarcate. Con due successi invece non si va da nessuna parte. L’anno scorso la Dinamo ha vinto solo una partita, in casa contro lo Zalgiris Kaunas, ne ha perse due all’ultimo tiro (a Novgorod e a Kaunas) e ha giocato un altro paio di buone partite (una su tutte quella in casa con l’Efes Istanbul). Si riparte da questo, migliorarsi significa vincere almeno due partite ma non basteranno per passare il turno. Fare quattro su dieci può sembrare non troppo difficile dal punto di vista numerico, ma sul campo si è visto quanto sia dura vincere la singola partita: figuriamoci ripetersi più volte.

Abbonamenti. La campagna abbonamenti chiuderà il 22 ottobre, la tessera vale per 8 partite: le 5 di regular season e le eventuali prime 3 della Top 16 o, in alternative, quelle del Last 32 di Eurocup.

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