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David Logan e la Dinamo, that’s amore

di Andrea Sini
David Logan e la Dinamo, that’s amore

Giocate fantastiche e sorrisi inusuali per la stella americana: «Sono felice di essere ancora qui. E mi piace essere decisivo»

06 ottobre 2015
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SASSARI. Fategli giocare l’ultimo minuto di una partita e prenderà per mano la squadra. Dategli un overtime e spazzerà via qualsiasi avversario. Insegna basket come un professore, ma sbrana gli avversari come fosse uno squalo. Dove eravamo rimasti? La Dinamo riparte da David Logan, dalle sue giocate sensazionali e dalla sua leadership indiscussa. Con una novità ancora più sorprendente: l’uomo senza sentimenti, l’animale da canestro privo di muscoli facciali conosciuto lo scorso anno, ora esulta, si gasa. Ride, addirittura.

«Davvero sembro diverso?», si schermisce la guardia americana con passaporto polacco. «No, sono sempre me stesso, sono sereno, tranquillo, mi piace giocare e mi piace questa squadra».

Domenica, nell’esordio in campionato con lo scudetto cucito sul petto, l’ex giocatore dell’Alba Berlino è stato ancora una volta decisivo nei momenti chiave del match: contro Cremona ha giocato senza infamia e senza lode sino a pochi minuti dalla sirena: 4 punti a metà gara, 12 al 40’. Poi, nel primo possesso del supplementare, subito una tripla e una fiammata che l’ha portato a segnare 12 punti in 5’, chiudendo a quota 24.

«Sono soddisfatto per come è andata – dice Logan – ma siamo soltanto alla prima giornata e non è il caso di fare troppe feste. Di certo era importante partire bene. Cremona si è dimostrata una buonissima squadra, sia a livello di gruppo ma anche come individualità. Per noi è stato un ottimo test. All’inizio abbiamo faticato, ma non c’è mai stato un vero padrone del match, ci sono stati tanti piccoli strappi e poi nel finale siamo arrivati punto a punto».

È in quel momento che lo squalo Logan ama colpire. «Ho seguito l’andamento della partita – sottolinea il numero 3 della Dinamo –, anch’io all’inizio ho faticato un po’ a prendere il ritmo. Forse c’era un minimo di emozione per l’esordio di fronte ai nostri tifosi. Anzi, più che emozione c’era eccitazione, non vedevamo l’ora. E questo magari può portare a commettere qualche errore».

L’uomo di ghiaccio però stavolta si è sciolto. E dopo la tripla del 95-90, segnata a 25” dalla fine dell’overtime, anche lui si è “lanciato” in un’esultanza sinora mai vista: faccia al settore C, Logan per una volta si è lasciato andare, di fronte a 5mila persone in visibilio. «Sono più coinvolto emotivamente? Non so – risponde David Logan, con un sorriso che è tutto un programma –, di sicuro vincere piace a tutti e mi fa piacere avere dato il mio contributo. Siamo una bella squadra e sono contento di esserci».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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