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Il Cagliari sostiene l’esame di maturità

di Roberto Muretto
Il Cagliari sostiene l’esame di maturità

Una vittoria a Pescara darebbe corpo alla fuga dei rossoblù. Melchiorri e Cerri in attacco, Pisacane al posto di Murru

03 ottobre 2015
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CAGLIARI. L’ultima volta che il Cagliari ha giocato a Pescara è stata festa. Una doppietta di Marco Sau contro una squadra destinata a retrocedere. Oggi le difficoltà saranno maggiori. Intanto perchè il bomber di Tonara partirà dalla panchina (non è al top), ma anche perchè di fronte i rossoblù avranno una delle formazioni più attrezzate della serie B, da cinque mesi imbattuta sul proprio campo, pronta a vendere cara la pelle per dare un dispiacere alla capolista. Un nuovo esame di maturità per la truppa di Massimo Rastelli, chiamata a dimostrare la crescita di personalità e nella fase difensiva. Due lacune che hanno fatto andare su tutte le furie il mister dopo la sofferta vittoria contro il Latina.

Ritocchi. Non ci saranno rivoluzioni nella formazione che oggi giocherà all’ “Adriatico”. Due le novità: l’inserimento di Pisacane in difesa (Balzano dovrebbe spostarsi a sinistra) e di Cerri in attacco (Sau tornerà utile a gara in corso, Giannetti è ko) a fare coppia con uno dei tanti ex della partita, Federico Melchiorri. Joao Pedro completerà il centrocampo, Farias partirà alle spalle degli attaccanti ma avrà libertà di muoveri tra le linee con un preciso obiettivo: non dare punti di riferimento agli avversari.

Moduli. Speculari quelli delle due squadre. Emtrambe giocano col trequartista, anche se Valoti è spesso chiamato a dare un supporto in fase di copertura. Gli abruzzesi esprimono meglio quando aspettano e ripartono in contropiede. Qualche problema, invece, se devono fare la partita. Ed è qui che si deciderà la sfida. Il Cagliari dovrà avere la pazienza di non farsi prendere dalla foga e sbilanciarsi, sarebbe un errore tattico gravissimo concedere spazi alla squadra di Oddo. In questo senso Rastelli ha messo in guarda i suoi, chiedendo attenzione e grande determinazione su ogni palla.

Gli avversari. In campo ci sarà Andrea Cocco, attaccante che in estate è stato in predicato di tornare in Sardegna. Nelle file degli abruzzesi mancheranno Memushaj, Sansovini e Bruno, assenze che potrebbero pesare. «I punti deboli del Cagliari ? Spetterà a noi metterli nudo». Massimo Oddo ha risposto a monosillabi nella conferenza stampa di ieri. «Loro sono favoriti, chiunque giochi - ha aggiunto -. Sau o Cerri? Il primo è esperto e non lo scopro io. L’altro è un giovane molto interessante». Poche parole su Salamon: «Nessun rimpianto, gli auguro il meglio». Infine un accenno a come il Pescara affronterà i rossoblù. «Non faremo una gara di attesa - ha concluso Oddo -, cercheremo di aver noi il pallino. Se lo lasciamo a loro siamo fritti».

Gli ex. In campo ce ne saranno cinque. Quattro con la maglia rossoblù (Salamon, Capuano, Balzano e Melchiorri) e uno con quella biancoceleste (Cocco), più uno in panchina, il portiere Simone Aresti. Tanta Sardegna in una sfida che se il Cagliari dovesse vincere, scaverebbe un primo profondo solco con le dirette concorrenti. Inutile stare a nascondersi, il Pescara. dopo aver perso la finale playoff col Bologna (ancora non digerita), vuole riprovarci. E anche se l’obiettivo dichiarato dalla dirigenza sono gli spareggi promozione, sotto sotto si spera di centrare subito il salto in serie A. Non è un caso se la gara di oggi pomeriggio viene vista come un esame per capire dove gli abruzzesi possono arrivare. I tifosi locali sono mobilitati, potrebbero essere in diecimila a spingere i propri beniamini. Il Cagliari non si preoccupa, ha mezzi tecnici e fisici per combattere la battaglia senza farsi intimidire.

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