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Il dopo Capitani

Aaa cercasi presidenti coraggiosi si rimette in moto il “totonomi”

Aaa cercasi presidenti coraggiosi si rimette in moto il “totonomi”

SASSARI. Sembra di capire che la scelta è fatta: la curva ha preso le distanze dal patron Domenico Capitani e ha invocato, a gran voce, un nuovo presidente. Fino a un mese fa i tifosi erano divisi. C’...

28 settembre 2015
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SASSARI. Sembra di capire che la scelta è fatta: la curva ha preso le distanze dal patron Domenico Capitani e ha invocato, a gran voce, un nuovo presidente. Fino a un mese fa i tifosi erano divisi. C’era chi continuava a difendere il numero 1 rossoblù (in fondo la sentenza di primo grado gli aveva dato ragione) e chi, già da allora, ne chiedeva le dimissioni. Oggi, con la Torres in D (anche se c’è ancora da aspettare la sentenza del Collegio di Garanzia del Coni) e con la femminile scomparsa dai radar del mondo del pallone la posizione dela curva è univoca: il presidente (peraltro inibito a vita) deve passare la mano. Il problema è a chi?

Da settimane negli ambiento torresini hanno ripreso a circolare i nomi di imprenditori più o meno interessati ad accomodarsi su una poltrona scomoda fa affascinante come quella rossoblù. Sono girati noni gettonatissimi già nel momento del passaggio di consegne da Lorenzoni a Capitani e proprio quello dell’ex presidente e nella hit dei possibili futuri numeri 1. Un cavallo di ritorno spalleggiato da personaggi molto conosciuti nella Sassari sportiva. Si parla di un possibile ingresso della famiglia Sardara, si mormora di una grossa mano che potrebbe arrivare da Fabrizio Pilo (Verdevita) si fa il nome di Cesaraccio (il re del pane made in Sassari) e del possibile coinvolgimento della Fondazione Torres 1903 con il suo presidente Umberto Carboni. Qualcuno allarga il giro oltre la cinta daziaria del comune e azzarda il nome di altri imprenditori sardi (è circolato anche quello di Alberto Cellino) e continentali.

Dai diretti interessati non ci sono conferme. Anzi. E non ci sono novità nemmeno sulla sponda Capitani. Il presidente - fa sapere il suo entuorage - non ha avuto contatti di nessun tipo con nessuno. Ha sentito di possibili cordate e di proposte più o meno ufficiali ma allo stato non c’è nulla. Nè incontri, nè manifestazioni di interesse, nè richieste di informazioni. Ma se ci fossero? Dopo le contestazioni di ieri forse è davvero arrivato il momento di giocare a carte scoperte. Lo si deve alla Torres e al buon nome della città. (a.l.)

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